Il doppio fallimento del centro commerciale

MARIANO . È in vendita all’asta giudiziaria l’area commerciale situata a Mariano in via Manzoni, nei pressi della zona artigianale e industriale sulla regionale 305, vicino alla farmacia e di fronte all’ex concessionaria Motosport. Sul vasto terreno, oggi incolto, avrebbe dovuto sorgere una quindicina di anni fa un centro commerciale di grandi dimensioni. L’amministrazione comunale di Mariano nel 2005 aveva venduto il terreno alla società privata Incos interessata a realizzare l’opera in un punto territoriale, allora definito da tutti strategico. Non si erano ancora insediati a Villesse Ikea e Tiare Shopping e il passaggio del traffico era ancora tutto indirizzato sullo snodo della statale 305 che attraversava il centro abitato di Mariano, con il progetto del by-pass ancora di là da venire. Il centro commerciale avrebbe dovuto sorgere su un’area di 12 mila metri quadrati e comprendeva oltre 4 mila mq di superficie di vendita e 7.500 per il parcheggio e la circolazione interna. L’amministrazione comunale, per salvaguardare il commercio di Mariano, aveva avuto precise garanzie che in tale centro sarebbero stati messi in vendita solo prodotti non reperibili nei negozi allora presenti nel paese. Nessun negozio alimentare o di abbigliamento. I prodotti commerciali in vendita avrebbero dovuto riguardare cicli e motocicli, ricambi, articoli per l’industria, l’artigianato, l’agricoltura, l’edilizia, l’ufficio e le imbarcazioni. Sarebbe stato un punto di vendita quasi simile a quello che dal 2017 è diventato poi il brico gradiscano della Ottimax. Il sogno di quel parco commerciale a Mariano è invece durato pochi mesi ed è svanito probabilmente per la perdita di interesse commerciale del territorio marianese legato alla nascita prima di Ikea, poi del parco commerciale e allo spostamento del traffico sulla variante alla Sr 305. La società privata ha quindi rinviato di anno in anno l’avvio dei lavori fino alla cessazione di ogni prospettiva e interesse alla costruzione del parco commerciale. Oggi il terreno è incolto e invaso dalla vegetazione. Ora, a 15 anni di distanza, si ritorna a parlare dell’area vicina a quella zona industriale e artigianale che in questi ultimi anni ha ridato segni di vita con l’avvio di nuove attività. L’appezzamento di terreno può quindi ritornare di un certo interesse per nuovi insediamenti commerciali anche per gli ottimi collegamenti autostradali. Nell’atto di vendita all’asta si precisa che il 19 aprile, alle 17, si terrà la seconda asta, dopo che la prima è andata deserta. Il prezzo base del terreno è di 63.281,25 euro (la stima iniziale era di oltre 300 mila euro).

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