«Il dovere mi chiama», e il finanziere Coccimiglio venne infoibato a Basovizza

Nell’eccidio dei finanzieri Pasqualina ha perso suo papà, il sottobrigadiere Salvatore Coccimiglio. Lei aveva 6 anni ma si ricorda bene l’ultima frase del genitore: «Il dovere mi chiama». Coccimiglio è uno dei 97 militari delle Fiamme gialle della caserma di Campo Marzio di Trieste deportati dai partigiani titini il 3 maggio del 1945 e trucidati nelle foibe. Da quel giorno sono passati 80 anni esatti e adesso la sua divisa è esposta nel Centro di documentazione della foiba di Basovizza, donata proprio dalla figlia, che nel frattempo è diventata nonna. La sua testimonianza è stata uno dei momenti più toccanti della commemorazione di oggi (5 maggio). Servizio di Maria Elena Pattaro, video di Andrea Lasorte. L'articolo

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