«Il Falco, un’occasione sprecata»

Contestato il mancato impiego per Mare Nostrum del velivolo realizzato da Selex
Udine 5 Maggio 2014. Presentazione Torneo giovanile di Basket. Telefoto Copyright Agenzia Foto Petrussi / Petrussi Diego
Udine 5 Maggio 2014. Presentazione Torneo giovanile di Basket. Telefoto Copyright Agenzia Foto Petrussi / Petrussi Diego

RONCHI DEI LEGIONARI. Si è tanto parlato del mancato utilizzo, in missioni come “Mare Nostrum”, del velivolo senza pilota “Falco” da parte delle forze armate italiane, nel corso di un incontro tra la Rsu dello stabilimento Selex Es di Ronchi dei Legionari e il parlamentare del Partito democratico Giorgio Brandolin. Un incontro che è avvenuto dopo che lo stesso esponente del Pd aveva predisposto un’interrogazione parlamentare e dopo che sulla stessa aveva dato risposta il Ministro della Difesa Roberta Pinotti.

I rappresentanti sindacali, nel corso della riunione, hanno evidenziato come la dichiarazione di mancata certificazione militare del velivolo lasci il tempo che trovi, proprio perché questa, per i velivoli acquisiti dalla Forze Armate avviene contestualmente all’acquisizione degli stessi.

Oltre a ciò l’organismo sindacale ha illustrato la storia dell’Uav “Falco” proposto proprio alle forze armate italiane, le quali, è stato detto, «non hanno mai dimostrato interesse per questo prodotto, tutto ronchese e, quindi, tutto italiano, preferendo ricorrere per i velivoli tattici a prodotti esteri. È davvero una storia strana – hanno aggiunto i sindacalisti – visto che proprio il “Falco” è stato acquisito, con grande soddisfazione, da diverse nazioni ed è utilizzato con successo anche dall’Onu.

«Vogliamo ringraziare l’onorevole Brandolin - hanno aggiunto - per l’attenzione che ha voluto riservare a questo argomento, anche perché non ci sembra per nulla edificante vedere come in Italia vengono dimenticate anche le eccellenze che sono invece apprezzate nel resto del mondo».

Il deputato ha ribadito la sua disponibilità a proseguire su un cammino che riconosce la grande importanza dello stabilimento aeronautico di Ronchi dei Legionari. Nei mesi scorsi, Brandolin aveva interrogato il ministro sottolineando come la Selex Es produca velivoli talmente avanzati da ricevere un elogio dal segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon per il loro apporto nelle operazioni di salvataggio in Congo.

«Quello che continuo a non capire – aveva detto di recente l’onorevole Brandolin – è come gli stessi non possano essere ritenuti appetibili dalle nostre forze armate».

Nella sua risposta il ministro Pinotti aveva sottolineato che il sistema “Falco”, al momento, dispone solo di un’autorizzazione al volo sperimentale/prototipico rilasciata dall’Enac, che non ne consente l’utilizzo sul territorio nazionale né il pilotaggio da parte di un pilota militare che non sia qualificato come sperimentatore di volo.(lu.pe.)

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