Il Friuli Venezia Giulia da lunedì torna in zona gialla. La decisione dopo il braccio di ferro Regioni-governo e il colloquio Fedriga-Speranza

TRIESTE. Arriva una buona notizia insperata per i cittadini del Friuli Venezia Giulia. La nostra regione sarà in zona gialla: tuttavia scatterà non da domenica 31, ma da lunedì 1 febbraio secondo quanto ufficialmente comunicato in serata dalla Regione Fvg. Fino al tardo pomeriggio di oggi, venerdì 29 gennaio, lo scenario dato per più probabile era stato quello della zona arancione e non erano mancate tensioni tra Regioni e Governo.
Nel corso del pomeriggio c'è stato anche un colloquio informale fra il presidente Fedriga e il ministro Speranza. Poco prima delle 17 la conferma della zona arancione era stata data di fatto per definiitiva, ma i poi colloqui sono proseguiti ed è arrivato l'annuncio insperato: il Fvg potrà tornare zona gialla con bar e ristoranti che saranno di nuovo aperti non solo per asporto, oltre alle altre misure meno restrittive rispetto a quelle previste per la zona arancione. Ci si potrà anche spostare da un territorio comunale all'altro.
Le parole di Fedriga
«Ho appena sentito il ministro della Salute Roberto Speranza, che mi ha confermato il ritorno del Friuli Venezia Giulia in zona gialla già a partire dall'entrata in vigore della prossima ordinanza nazionale». È la dichiarazione di Fedriga in una nota stampa diffusa dalla Regione poco dopo le 18.30.
La cabina di regia veva inviato il nuovo monitoraggio al Comitato tecnico scientifico nel pomeriggio di oggi, venerdì 29 gennaio. L’incontro era previsto per le 15, ma a causa delle tensioni con le Regioni era stato rinviato alle 16.
Dal 17 gennaio erano in fascia arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta. Per tutte saranno dunque rinnovate le restrizioni.
La dichiarazione del presidente Fvg Fedriga
«Non so ancora se il Friuli Venezia Giulia rimarrà zona arancione. Già da due settimane, con il parametro che dovrebbe arrivare nel pomeriggio di oggi, venerdì 29 gennaio, noi abbiamo parametri da zona gialla».
Lo aveva affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, rispondendo a chi gli chiedeva, durante una diretta Facebook, se la regione sarebbe rimasta zona arancione nei prossimi giorni. Fedriga ha detto di essere in attesa di notizie in merito: «Su questo - ha ricordato - non può decidere autonomamente la Regione o le Regioni, ma è una scelta a livello nazionale» a fronte della quale «non possiamo fare scelte di minore restrizione»
La seconda ondata Covid piega i Balcani
Con misure restrittive severe e fulminee, erano riusciti a scongiurare la grande ondata dei contagi e dei decessi in primavera, a differenza di molti Paesi dell'Europa occidentale, Italia e Spagna in testa. Ma l'autunno e l'inverno sono stati nerissimi, per gli Stati dell'Europa centro-orientale e dei Balcani, nazioni investite frontalmente dall'impatto del Covid a fine 2020. E da un conseguente drammatico aumento della mortalità totale rispetto agli anni passati.Il dettaglio e il confronto nei dati.
Il monitoraggio Gimbe
Continua la lenta discesa delle curve in tutta Italia, ma il Friuli Venezia Giulia resta una delle peggiori regioni per quanto riguarda il rischio di contagio. Lo sottolinea la Fondazione Gimbe che nel suo grafico riassuntivo evidenzia come soltanto la provincia autonoma di Bolzano abbia valori più alti del Fvg.
Perché il Fvg è zona rosso scuro
Se per i parametri nazionali c’è ancora una speranza (flebile) di tornare da oggi in zona gialla, il quadro cromatico, in tema di restrizioni per la pandemia, si complica maledettamente dopo l’entrata a gamba tesa dell’Unione europea. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) che considera essenzialmente l’incidenza dei contagi ogni 100 mila abitanti, infatti, il Friuli Venezia Giulia è da oggi in zona rosso scuro.
Pronti al via libera ai test rapidi in farmacia
Manca soltanto la firma, ma ormai c’è l’intesa per eseguire i tamponi rapidi nelle farmacie del Friuli Venezia Giulia. La Regione e i rappresentanti delle circa 400 farmacie del Fvg hanno chiuso giovedì 28 gennaio l’accordo. Martedì sarà ratificato con la stipula del protocollo. I cittadini avranno così a disposizione una scelta in più per sottoporsi ai tamponi – pagando al massimo 26 euro – , mentre la sanità pubblica potrà allargare il numero di test monitorando più in profondità l’emergenza Covid. L’adesione delle farmacie sarà su base volontaria. Ecco come funzionerà.
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