Il fulmine sul duomo ha reso mute le campane

CORMONS. Il fulmine lascia al buio la chiesa durante la messa? Niente panico, c’è l’Ipad del parroco. È questa la simpatica storia che arriva da Cormons, dove domenica sera la celebrazione delle 18 in Duomo, come abbiamo scritto ieri, è stata bruscamente interrotta da un «vero e proprio boato, che ha fatto letteralmente tremare i muri – come racconta don Paolo Nutarelli – si trattava di una saetta caduta poco distante, che ha mandato ko l’impianto elettrico del Duomo: in quel momento, a metà omelia circa, siamo rimasti al buio». La tecnologia tradisce, la tecnologia salva: è lì, nel giro di pochi secondi, che don Paolo ha il lampo (è proprio il caso di dirlo) di genio: utilizzare l’Ipad che giaceva nella sua borsa in sacrestia. Grazie all’aiuto delle candele e alla luce del marchingegno elettronico che ha permesso di proseguire con le letture, la messa è proseguita fino alla fine, sebbene in formato ridotto. «Subito dopo la comunione – spiega il parroco – è arrivata infatti la notizia che aveva preso fuoco la centralina dell’Enel posta poco fuori dalla sacrestia stessa: il corto circuito seguito al fulmine l’aveva infatti mandata ko. Abbiamo concluso rapidamente la messa e abbiamo chiamato i Vigili del fuoco». In attesa di verificare i danni le campane nei prossimi giorni resteranno mute. Il fulmine ha anche provocato un black out di tre ore in gran parte del centro storico. Infatti tra le 18.30 e le 22 è mancata la luce per tutto da piazza Libertà a piazza 24 Maggio appunto, in seguito alla caduta del fulmine stesso. Tanti i bar e le pizzerie che non hanno potuto lavorare in quell’orario a causa del buio pesto nelle strade e negli edifici. (m.f.)
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