Il Galilei re dei “primini” Oltre mille i nuovi liceali

Trieste segue il trend generale. Il prossimo anno infatti saranno in 1013 i giovani nuovi iscritti alle superiori che andranno a studiare in un liceo. A scegliere la strada opposta invece saranno quasi la metà: 553 hanno preferito gli istituti tecnici, 93 quelli professionali. Questo è il quadro che è emerso dopo la chiusura delle iscrizioni online. Tutti numeri che potrebbero variare ancora. Cosa possibile secondo diversi dirigenti scolastici. «I termini per registrarsi online sono stati anticipati quest’anno - spiega il vicepreside del Nautico-Galvani Bruno Zvech - quindi qualcuno potrebbe ancora iscriversi nei prossimi giorni in segreteria». Gli fa eco Oliva Quasimodo, preside del Carducci-Dante: «Possono arrivare altre richieste». Nonostante la maggior parte di genitori abbia effettuato l’iscrizione online, comunque qualcuno che si sia recato direttamente a scuola c’è stato. Al Carli-Da Vinci-Sandrinelli era ad esempio a disposizione un tecnico per le famiglie che avessero qualche difficoltà. «Qui abbiamo molti stranieri che frequentano la scuola», spiega la vicepreside Daniela Marzi.
In testa si posiziona ancora il liceo scientifico Galilei che con 229 iscritti sbaraglia tutti, anche se si è verificato un leggero calo rispetto all’anno scorso. Nello specifico questo numero vede in via Mameli una preponderanza di giovani che ha scelto le scienze applicate con 129 futuri studenti. Una propensione in linea con il 2016. Secondi in classifica a pari merito con 220 iscritti sono l’altro scientifico della città, l’Oberdan, con un’equa distribuzione tra i tre indirizzi scientifico, di scienze applicate e sportivo, e il classico Petrarca. Entrambi i licei con un aumento considerevole rispetto all’anno scorso. Di una quarantina di studenti per il primo e del 25% per il secondo. Un risultato, quest’ultimo in via Rossetti, che si divide tra i 61 al classico e i 159 al linguistico e che probabilmente si deve sia agli open day che alla Notte dei classici, ma anche a un progetto pilota di raccordo tra medie e superiori. È il turno poi del Carducci-Dante con 45 allievi tra classico e linguistico e 135 per le scienze umane, con indirizzo anche economico-sociale e musicale. Al liceo artistico Nordio invece arriveranno in prima in 90. Sulla scia degli altri anni passati resta pure il Prešeren con 54 nuovi iscritti e più indirizzi. Quello che ha avuto più successo è lo scientifico con 20 novelli. Sono 15 gli iscritti a pari merito al linguistico e allo scientifico scienze applicate. Poca affluenza da parte dei puri classicisti che dovrebbero essere quattro, per il momento. Per chiudere la partita dei licei c’è l’altro di lingua d’insegnamento slovena, lo Slomšek, che raccoglie l’indirizzo di scienze umane ed economico sociale con 20 iscrizioni.
Dei 553 ragazzi che hanno deciso di inserirsi in un percorso tecnico invece, hanno optato in 142 per l’istituto Fabiani-Deledda, di più dell’anno scorso, che prevede da una parte chimica, biologia e biotecnologie e dall’altra costruzioni, ambiente e territorio con anche grafica e comunicazione. A seguire il Da Vinci-Carli, dove in 47 frequenteranno l’indirizzo di aministrazione, finanza e marketing e in 84 il percorso turistico.
Al Volta invece tra elettronica ed elettrotecnica (20), informatica e telecomunicazioni (73) e meccanica, meccatronica ed energia (31) saranno 124 in totale i primini. Si passa poi al Nautico con 86 possibili cadetti. Per terminare i tecnici lo Stefan prevede 58 nuovi inserimenti, una decina in meno di iscritti rispetto al 2016, suddivisi tra grafica e design (14), chimica e biotecnologia (13), meccanica e meccatronica (18) ed elettronica ed elettrotecnica (13). In aumento invece i ragazzi dello Ziga-Zois, che riapre il corso di amministrazione, finanza e marketing con otto iscritti, che non era partito nel 2016 per assenza di studenti. Solo quattro invece saranno coloro che seguiranno la classe di costruzioni, ambiente e territorio. Si attesta allo stesso livello dell'anno precedente il Sandrinelli con dodici studenti per i servizi commerciali e 42 per quelli socio-sanitari. Un lieve calo invece lo subisce il professionale Galvani con 39 giovani che potrebbero diventare tecnici del mare, audiovisivi, manutentori od odontotecnici.
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