Il gatto Gri-Gri “parla” di bullismo ai giovani di Muggia

MUGGIA. In una comunità di gatti neri entra all’improvviso un gatto grigio, Gri-Gri. Il nuovo arrivato diventa presto oggetto di derisione ed emarginazione, così decide di andarsene, vivendo tante avventure prima che una svolta imprevista gli consenta di tornare, finalmente accolto dai compagni felini. La storia di “Gri-Gri e il paese dei gatti pescatori”, che riprende temi attualissimi come la diversità e la discriminazione verso il più debole, è una fiaba scritta e illustrata nel 1955 da Maria Lupieri, scrittrice e pittrice nata a Trieste nel 1901.
Roberto Benedetti, filologo e pubblicista, ha curato il volume inedito (edizione Olmis) – corredato dalle originali tavole acquerellate in bianco e nero – che verrà presentato oggi, alle 17, negli spazi della Biblioteca Guglia di Muggia. L’evento, organizzato dall’assessorato alla Cultura, sarà suddiviso in due parti: una dedicata ai bambini dai 10 anni in su, con una lettura di Valentina Marchesan, e poi una parte dedicata agli adulti, con un approfondimento guidato da Benedetti. «Il nostro obiettivo è parlare della diversità e del bullismo – commenta Nicola Soia, direttore della Biblioteca – per questo ci auguriamo che nasca un dialogo con i relatori e il giovane pubblico».
Maria Lupieri, artista a lungo dimenticata, nacque in una famiglia di origine carnica, studiò a Udine e visse tra Trieste e Milano. Fu migliore amica di Linuccia Saba (figlia del poeta Umberto) che l’accudì nella propria casa romana quando Maria si ammalò. «È una storia di bullismo, scritta quando di bullismo non ne parlava ancora nessuno» spiega Benedetti.
La presentazione si terrà nell’ambito di “C’era una volta a Muggia... #4”, la mostra sull’illustrazione per l’infanzia in corso al Museo d’arte moderna Ugo Carà fino al 26 gennaio. —
E.M.
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