Il gufo reale nidifica sulle Falesie Scoperto grazie al verso dei piccoli

Sono arrivati alle Falesie di Duino fra la fine di luglio e l’inizio di agosto, e la modalità con la quale la loro presenza è stata accertata, il verso dei piccoli che dal nido chiamano i genitori perché hanno fame, ha destato viva emozione in chi è stato testimone di questo inedito e raro evento, l’ornitologo Paolo Utmar. Il dato è certo: il gufo reale è approdato sulle rocce di Duino per nidificare. Si tratta del più grande rapace notturno conosciuto, una specie protetta dalle normative nazionali e comunitarie, che ha scelto la Riserva di Rilke per riprodursi.
Silenzioso quanto letale, questo strigiforme è un super predatore, dall’apertura alare che supera il metro e mezzo, che caccia in spazi aperti e la cui alimentazione è costituita da piccoli mammiferi, che possono essere anche predatori come faine, e giovani volpi e altri uccelli, pure rapaci. La specie era solamente una presenza occasionale a Duino: la precedente segnalazione risale al 1992. La scoperta non è arrivata del tutto inaspettata: già a metà marzo erano stati osservati i resti della predazione di un riccio, attribuibili solitamente al gufo reale, mentre a metà luglio un’altra isolata segnalazione della specie su Ornitho.it, la piattaforma nazionale di osservazioni dell’avifauna, aveva messo in allerta gli ornitologi. È stato a fine luglio però che Luigino Felcher, forestale del Corpo regionale di Duino Aurisina e appassionato ornitologo, ha segnalato i primi richiami, e la campagna di monitoraggio in atto lungo le Falesie, grazie alla collaborazione tra le due riserve di Duino e di Miramare, partner di un protocollo firmato già nel 2010 tra il Comune di Duino Aurisina, soggetto gestore delle Falesie, e il Wwf, che ha pari ruolo nell’Area marina protetta di Miramare, si è focalizzata sulla verifica di questa nuova specie potenzialmente nidificante. Il 22 agosto, finalmente, l’osservazione diretta da parte di Paolo Utmar: «Dopo numerosi e infruttuosi appostamenti lungo il sentiero Rilke - racconta - l’altra sera il richiamo del giovane strigiforme mi ha indicato il luogo da cui chiamava e mi è stato possibile vederlo e fotografarlo». La specie risulta a oggi presente sul Carso triestino, con poche coppie nidificanti tra gli ambienti rupestri della Val Rosandra e alcune cave di pietra. «Nell’ultimo anno, approvato e reso vigente il Regolamento della Riserva che disciplina la fruizione delle varie aree, il sito naturalistico offre evidentemente maggior tranquillità anche alle specie più esigenti - spiega l’assessore del Comune di Duino Aurisina, Andrej Cunja - e questa è una prima testimonianza che anche piccoli spazi, se ben gestiti, possono permettere la coesistenza di progetti di conservazione naturalistica e di obiettivi di sviluppo turistico del territorio». «Con questa osservazione - precisa Maurizio Spoto, direttore dell’Area marina di Miramare - la riserva delle Falesie offre un esempio di come una zona di limitata estensione, pari a circa 100 ettari, sita in un contesto geografico antropizzato, possa ospitare specie rare ed esigenti e nel contempo essere fruita da residenti e visitatori».
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