Il lago di Prokljan regala ai pescatori spinaroli da record

SEBENICO. È il secondo lago per grandezza in Croazia (11,1 chilometri quadrati), un bacino sufficientemente pescoso ma che negli ultimi 25 anni non aveva registrato neanche una cattura di una specie...

SEBENICO. È il secondo lago per grandezza in Croazia (11,1 chilometri quadrati), un bacino sufficientemente pescoso ma che negli ultimi 25 anni non aveva registrato neanche una cattura di una specie di squalo, lo spinarolo, un tempo molto presente in queste acque e dunque importante dal punto di vista commerciale.

Un paio di giorni fa il pescatore dilettante Ratko Mikulandra, ufficiale a riposo della Polizia croata, ha voluto calare il palamito nel lago di Prokljan, poco a nord di Sebenico, in Dalmazia e che va a costituire la parte terminale del fiume Cherca prima del suo abbraccio al mare. Prokljan ha in superficie uno strato di acqua dolce, quella del fiume, mentre la parte più bassa è salata, appartenente all'Adriatico che si spinge verso l'interno, portando con se pesci eurialini e non.

Il palamito di Mikulandra aveva solo sei ami, innescati con menole vive e da utilizzare per la cattura di branzini. La sorpresa del dalmata è stata enorme nel mettere a pagliolo uno spinarolo lungo 160 centimetri e pesante 20 chili, probabilmente il record per questo stupendo lago. «Ho parlato con i pescatori del posto - ha detto Mikulandra - e tutti hanno riferito che lo spinarolo era molto comune fino alla guerra degli anni '90 del secolo scorso. Poi è sparito, complici i pescherecci con reti a strascico che continuano ad arare il fondale di questo lago poco profondo. Una pesca abusiva, con i proprietari delle unità che pagano le multe senza protestare e senza porre un freno alla loro attività illecita».

Mikulandra ha quindi fatto presente che lo scorso inverno e in questa stagione primaverile si sono pescati pochi branzini, che poi costituiscono la preda più ambita a Prokljan. Non si sono fatti vedere durante la frega, al contrario delle orate, sempre più numerose nel lago. La spiegazione è facile: anni fa a Prokljan sono entrati in funzione due impianti di acquacoltura, con esemplari di avannotti che in un modo o nell'altro sono riusciti a fuggire dalle grandi gabbie, riversandosi nel lago. La pesca all'orata sta riservando soddisfazioni sempre maggiori ai pescatori locali.

(a.m.)

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