Il lettore Gabriele Lovisek ha vinto due pass per “Amarcord”

Potrà assistere venerdì al balletto tratto dal film di Fellini con Rossella Brescia e Nicolò noto

Sfoderando l’arma dell’ironia, Gabriele Loviscek si è aggiudicato due biglietti per assistere venerdì 7 febbraio (sipario alle 20.45) ad Amarcord, balletto liberamente ispirato al film di Fellini, che approda al Teatro comunale Giuseppe Verdi di Gorizia. In scenala showgirl Rossella Brescia e il talento di “Amici” Nicolò Noto, sulle coreografie di Luciano Cannito. Gabriele ha ottenuto il maggior numero di “mi piace”, auspicando una trasposizione in balletto de “La Ciociara”: la sua proposta ha sbaragliato la concorrenza nel concorso realizzato grazie alla collaborazione tra Il Piccolo e il Teatro goriziano. Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New York, Orange County di Los Angeles) e al Teatro Massimo di Palermo, riscuotendo ampi successi.

Questa del 2012 è una versione coreografica espressamente rivisitata per la Compagnia Danzitalia, che vede nel ruolo di Gradisca Rossella Brescia, ballerina di prim’ordine e volto noto del piccolo schermo. L’intento del balletto è trasportare coloro che lo guardano, in un viaggio di condivisione, dove tutti si rivedano in ciò che accade in scena, sentano il profumo di ciò che negli anni Trenta si sentiva, ricordino ciò che eravamo noi, quegli Italiani la cui storia non si studierà mai in alcun libro, quella gente normale e semplice di provincia. Un po’ come rivivere cose già vissute, come rivivere uno spaccato dell’Italia a cavallo tra le due guerre, dell’Italia piccola, quella della gente comune, con i soliti problemi di tutti i giorni.

Domani – giovedì 6 febbraio alle ore 18 – il foyer del Verdi ospiterà inoltre la prolusione “Amarcord”, organizzata dall’Università della Terza età di Gorizia in collaborazione con il Teatro Verdi. L’incontro, a ingresso gratuito anche per i non iscritti all’Ute, sarà animato dalle relazioni di Cristina Bertogna e Rodolfo Picciulin, che indagheranno le origini e sveleranno retroscena e curiosità della pellicola felliniana, alla quale è liberamente ispirato il balletto di Cannito.

Riproduzione riservata © Il Piccolo