Il “mini tesoretto” della Risiera

Dal 25 agosto al 30 novembre 2016, al Civico Museo della Risiera di San Sabba, sono state raccolte offerte volontarie per poco meno di tremila euro, per la precisione 2.720 euro e 99 centesimi. Si tratta delle cifre che i visitatori hanno elargito a titolo gratuito inserendo il denaro negli appositi contenitori.
Una somma piuttosto contenuta per tre mesi di visite, ma in linea con le offerte libere che, in un anno, non superano mai di molto, in media, i sedicimila euro. Lo si apprende da una determina dell’amministrazione comunale, che “introita” i quasi tremila euro come «contributi da famiglie per iniziative culturali a cura dei musei di storia e arte e teatro».
La scelta di aprire alla raccolta di fondi da parte dei visitatori risale al 2013. In quell’anno, più precisamente il 20 maggio, l’allora amministrazione Cosolini approvò una delibera che introduceva all’interno di alcuni luoghi della memoria (Civico Museo della Risiera di San Sabba, Civico Museo del Risorgimento, Sacrario Oberdan e la Foiba di Basovizza) «la possibilità di raccogliere donazioni in denaro a mezzo di appositi contenitori».
La Risiera e il suo museo - monumento nazionale - sono da sempre a ingresso gratuito. I visitatori sono numerosi a partire dalla visite scolastiche. La scorsa Pasqua la Risiera di San Sabba ha fatto registrare 1.200 visitatori in tre giorni. Le medie parlano di circa 100mila persone all’anno, che fanno visita all’unico campo di concentramento nazista in Italia. Recentemente è stato inaugurato il nuovo allestimento del museo, voluto dall’amministrazione precedente, costato oltre centomila euro. Un intervento arrivato a quarant’anni dal primo.
Resiste inoltre il “tabù” dell’ingresso a pagamento. Era stato il precedente assessore alla Cultura Paolo Tassinari a proporlo. «Voglio introdurre l'ingresso a pagamento alla Risiera di San Sabba - dichiarava poco tempo fa - . Le offerte libere raggiungono quasi i 16mila euro all’anno. Quindi chi la visita è disposto a pagare». Dichiarazioni che avevano sollevato però un vespaio di proteste, prima di tutto da parte degli esponenti della Comunità ebraica di Trieste, tanto da spingere Tassinari ad un rapido dietrofront. Niente ticket, quindi. Resta il sistema dell’offerta libera da reinvestire poi nelle iniziative culturali.
Il Civico Museo della Risiera di San Sabba fu inaugurato nel 1975. Il percorso fotografico-documentario della mostra storica fu realizzato a cura di Elio Apih nel 1982 e ampliato nel 1988. Tra i reperti del museo c’è un’urna con le ceneri provenienti da Auschwitz (donata dall’Aned), oltre a molti oggetti personali conservati dai deportati triestini. E ci sono anche alcune opere grafiche di Anton Zoran Music donate dall’artista nel 1997.
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