Il “nonno” del vino, Angelo Jermann compie 92 anni

FARRA. Pare che un buon bicchiere di vino rosso ai pasti contribuisca non poco al benessere del nostro sistema cardiocircolatorio. Ne sa qualcosa il decano Livio Felluga di Brazzano ( che oggi a...

FARRA. Pare che un buon bicchiere di vino rosso ai pasti contribuisca non poco al benessere del nostro sistema cardiocircolatorio. Ne sa qualcosa il decano Livio Felluga di Brazzano ( che oggi a Brazzano soffia su 101 candeline). Ma lo conferma pure “nonno” Angelo Jermann, altro decano dei vignaiuoli isontini che oggi taglia il traguardo delle 92 primavere. I suoi avi arrivarono in quel di Farra d'Isonzo provenendo dall’Austria attraverso il Collio oggi sloveno. Misero radici nel 1881 fra le colline di Villanova di Farra, dove è nato il centro aziendale della Vinnaioli Jermann, una delle realtà nazionali più note all’estero. Se Angelo e la moglie Bruna avviarono la specializzazione vitivinicola negli anni’ 60 fu alla metà degli anni ’70 che il figlio Silvio dette la svolta definitiva, puntando diritto all’imbottigliamento ed a tipologie varietali a bacca bianca, autoctone e francesi. Senza per questo trascurare gli uvaggi ed allargando la proprietà con acquisizione di aree vocatissime in quel di Farra, San Lorenzo, nel Collio Goriziano e soprattutto in quel di Ruttars.

Il patriarca Angelo, spegnerà oggi 91 candeline circondato da amici e parenti, con una cornice di ben sette nipoti tutti pronti a proseguire la bella storia dell'azienda famiglia, può fare un primo consuntivo di una vita spesa per il lavoro e la famiglia, che gli hanno dato tanta soddisfazione e felicità.

.(l.m.)

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