Il parking dei veleni verso il Tribunale

La proprietà dell’ex centro commerciale “lucchetta” gli stalli. Ma 150 condomini non ci stanno e si rivolgono ad un avvocato
Silvano Trieste 09/10/2017 Altura l'ex palazzo della Coop
Silvano Trieste 09/10/2017 Altura l'ex palazzo della Coop

Vita dura ad Altura. Non è facile viverci, è diventato ancora più difficile parcheggiarci.

Se una certa sindrome del dormitorio aleggiava da tempo nel rione della periferia meridionale triestina, questo sentiment è certamente peggiorato da quando nell’autunno dello scorso anno, con un’offerta pari a 1 milione di euro, Flora Immobiliare ha acquistato l’ex centro commerciale dalla liquidazione giudiziale delle Cooperative Operaie, per riconvertirlo in una casa di riposo da 125 posti. I residenti non erano entusiasti di questo esito, avevano raccolto firme per chiedere l’intervento del Comune (invano) a malleveria dell’antica destinazione mercantile, avevano poi tentato di dialogare con la nuova proprietà, che fa capo alla famiglia Saliasi, per trovare qualche forma di convivenza.

L’auspicio sembra però svanire nella buonissima possibilità che il “dossier Altura” finisca nelle aule del Tribunale. Infatti, di recente un’assemblea dei condomini, afferenti al “lotto 1”, ha dato mandato all’amministrazione stabili Rossetti de Scander di incaricare un legale, affinchè proceda a indagini sui diritti reali (leggi servitù) ricadenti sulle aree di parcheggio una volta pertinenza dell’ex centro commerciale. Dove Flora Immobiliare ha provveduto a segnare i confini degli stalli, “lucchettandoli” nella parte sotto il portico e/o delimitandoli nella parte di fianco al bar. Non meno di una sessantina di posti che sono oro per i 150 residenti del “lotto 1”, i quali altrimenti non sanno dove appoggiare la propria vettura.

L’amministrazione Rossetti de Scander ha già trasmesso le proprie rimostranze a Flora Immobiliare, documentando con una lettera del 4 maggio le risultanze catastali che comproverebbero l’esistenza di servitù di passaggio, sosta, posteggio. Una riunione, tenutasi il 15 maggio, non ha sbloccato la situazione, in quanto i legali della proprietà avrebbero confermato la volontà di numerare gli stalli e di concederli in affitto in un numero limitato. Gli altri posti saranno invece al servizio della struttura per anziani. Una decisione che rischia di minare quarant’anni di vita condominiale, con possibili riverberi di ordine giudiziale: alcuni condomini sono già sul piede di guerra.

Anche perchè l’intero fronte di Altura è impantanato. Non si trova il gestore di un mini-market e, dopo il 15 luglio, Saliasi procederà con un ambulatorio per prelievi o con un bar-caffetteria. Non si trova un buco dove infilare il Club Altura. La gerente dell’edicola-tabacchi non vuole andarsene per trasferirsi in un chiosco esterno. E se non si sposta l’edicola-tabacchi, come si fa a traslocare la farmacia al pianoterra?

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