Il Partito Pensionati sceglie “l’usato sicuro”

Il segretario Ferone ufficializza l’appoggio. Marturano farà da capolista. «Condividiamo gli stessi valori»

“Nonno innamorato” non poteva non sedurre i Pensionati “nella città con più anziani d’Europa”. Roberto Dipiazza è il secondo innamoramento politico dell’ex poliziotto Luigi Ferone segretario regionale del Partito Pensionati dal 2002. Il primo fu nel 2003 per Riccardo Illy, uno sbandamento a sinistra, che gli valse un posto al sole in Regione, riconfermato nel 2008 con l’appoggio a Renzo Tondo sul versante opposto. Ai Duchi Vis e Vis è stato presentato ieri il ritorno di fiamma dei Pensionati per il centrodestra e il suo candidato sindaco. A fare gli onori di casa c’erano Giorgio Rossi e Carlo Grilli della Lista Dipiazza. «Confesso che il Partito Pensionati l’avevo visto solo per televisione. Due giorni fa ho conosciuto personalmente Ferone assieme a Domenico Marturano. I nostri figli giocavano assieme a calcio da piccoli» spiega Rossi. Marturano, altro ex poliziotto, farà da capolista dei Pensionati il 5 giugno. «Grazie per essere entrati nella mia coalizione, con i vostri valori che ho sempre condiviso: dignità, lavoro, giustizia per noi cittadini. Ci tenevo moltissimo al Partito Pensionati. A dimostrazione che la coalizione è aperta», ringrazia Dipiazza con una stoccata all’altro centrosinistra rimasto fuori dalla porta. Ferone non ha avuto dubbi da che parte schierare il partito alla amministrative: «Dipiazza è un sindaco storico. È una garanzia di usato sicuro». E per l’occasione, in omaggio ai nipoti che campano sulle pensioni dei nonni, ha persino rimesso mano al simbolo aggiungendo alla scritta “Pensionati” le parole “giovani” e “lavoratori”. Letto di seguito produce un triplo ossimoro: “Pensionati giovani e lavoratori”. E il programma? Ferone, con la su voce baritonale, lo urla in conferenza stampa più che esporlo: «Siamo diventati una città con la gente che rovista nei cassonetti. Se vado in Marocco o in Tunisia non ho lo stesso trattamento: prima i nostri e se avanza gli altri. I nostri giovani sono costretti ad emigrare in Australia o in Nuova Caledonia. Noi esportiamo intellettuali e importiamo di tutto e di più». “Nonno innamorato” se lo mangia con gli occhi. Non si sa poi se questa alleanza “senile” si tradurrà in voti veri. Nel 2011 il Partito Pensionati, che sosteneva Roberto Antonione, ottenne 461 voti (0,58%). Il più votato fu Ferone con 38 preferenze, seguito da Maturano (31). Più della metà dei candidati (25) non ottenne alcuna preferenza. Non furono votati, per dire, neppure dai nipoti. (fa.do.)

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