Il passaggio al supercomune allarma gli agenti

Addetti della Polizia locale oggi in assemblea per chiedere garanzie sulle future condizioni di lavoro
Di Giovanni Tomasin

Oggi si riuniranno in assemblea i lavoratori del Comune che, almeno in teoria, a partire da venerdì prossimo dovrebbero entrare a far parte della neocostituita Uti giuliana. Il passaggio preoccupa i sindacati che, su questo tema, hanno tenuto una due giorni di incontri con l'assessore al Personale Roberto Treu. Ne è nata una bozza di accordo che sarà discussa oggi dall'assemblea dei lavoratori, e che prevede di mantenere le condizioni lavorative odierne anche sotto il futuro maxi ente.

Si tratta di un problema che, almeno per il momento, interessa soprattutto i 260 dipendenti circa della polizia municipale cittadina, destinati a costituire il primo nucleo dell'Uti. Il segretario di Cisl funzione pubblica Walter Giani racconta l'esito degli incontri con il Comune: «Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto con forza che ci sia un rinvio della costituzione dell'Uti - dice -. Tanto più che, a quel che sentiamo, più di qualche parte politica ha chiesto di rimandare ad ottobre il passaggio. Anche per noi questi sarebbero i tempi giusti».

La preoccupazione principale delle sigle è il futuro delle condizioni di lavoro dei dipendenti e il loro destino in caso di scomparsa “prematura” dei neo-enti panontiniani: «Una rassicurazione che esigiamo dal Comune è su cosa può succedere in caso di scioglimento dell'Uti. Noi pretendiamo che in tale evenienza i lavori vengano riassorbiti dall'ente precedente. Altrimenti si prefigurerebbe addirittura la possibilità di un licenziamento». Il discorso vale, aggiunge il sindacalista, anche per i lavoratori che dovessero risultare inidonei all'impiego nelle Uti. In ogni caso, sottolinea Giani, gli incontri con l'assessorato hanno avuto esiti incoraggianti: «C'è la volontà di un avvicinamento. Bisogna sottolineare che l'assessore Treu e il Comune mostrano del coraggio nel dare la disponibilità a scrivere un accordo che dia delle garanzie per i lavoratori che transiteranno nell'Uti».

Garanzie che comunque le sigle non reputano ancora sufficienti. Il prossimo 26 aprile Roberto Cosolini, sindaco capofila dell'Uti, deve convocare per legge l'assemblea dell'Unione territoriale intercomunale giuliana: «In seno a quella assemblea - dice Giani - chiediamo che venga cambiato lo statuto dell'ente giuliano e che vengano inserite le norme di garanzia per i lavoratori».

La neonata Uti sarà costituita in questa fase iniziale dai 260 lavoratori della polizia locale di Trieste e da quella di Sgonico, «che però ha organico pari a zero - precisa Giani -. In compenso ci sarà un direttore generale e un presidente in più». A luglio prossimo dovrebbero passare all'Uti gli sportelli unici per le attività commerciali e l'ufficio turistico: «Poi nei prossimi due anni anche tutti gli altri settori. Al momento, l'idea di costituire un'ente con soli due Comuni di cui uno non porta niente ci trova perplessi, anzi stupefatti».

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