Il Pedocin e i Topolini si rimettono in forma

Il bar di Barcola riaprirà dopo molti anni. Sei detenuti impiegati per l’assistenza alla Lanterna
Foto Bruni 03.08.13 Bagno Lanterna-Pedocin: galleggianti di protezione
Foto Bruni 03.08.13 Bagno Lanterna-Pedocin: galleggianti di protezione

Non solo gli stabilimenti balneari privati. Nel cuore dei triestini, in particolare dei patiti della tintarella, pronti a farsi cullare dai raggi del sole in tutti i mesi dell’anno, ci sono anche le strutture gestite dal Comune. Parliamo della Lanterna, meglio conosciuta come Pedocin, lo storico stabilimento famoso in tutto il mondo per il suo “muro” che resiste al tempo e che separa la spiaggia riservata agli uomini da quella frequentata da donne e bambini, e dei Topolini di Barcola, anch’essi molto amati dai triestini. Per entrambi è arrivato il momento della tradizionale e corposa operazione di restyling, che precede la stagione vera e propria.

Partiamo dalla Lanterna, dove tra le priorità ci sono la risistemazione e il livellamento della spiaggia, la messa a punto dei servizi igienici, la tinteggiatura delle pareti della zona spogliatoi e il ripristino della rampa per l’accesso al mare dei disabili. Oltre al riposizionamento al largo delle barriere frangiflutti che evitano che sporcizia e mucillagini arrivino sulla spiaggia. Lavori che saranno eseguiti dai dipendenti comunali e da una ditta privata incaricata. Durante i mesi estivi invece, ed è questa la novità, ad occuparsi di piccoli interventi di manutenzione dello stabilimento e dell’assistenza bagnanti, ci sarà anche un gruppo di detenuti (sei in tutto) della Casa Circondariale del Coroneo. Questo in virtù di un accordo tra Comune e ministero, che passa per l’Uepe (Ufficio Esecuzioni Penali Esterna), che prevede delle attività socialmente utili per i carcerati, nell’ambito di misure alternative alla detenzione. Un progetto già applicato in passato nelle sedi museali e nelle strutture sportive.

Passiamo ai Topolini, oggetto lo scorso marzo, di un sopralluogo dell’amministrazione comunale volto a monitorare la situazione del lungomare barcolano. Le criticità maggiori hanno riguardato ancora una volta le dieci terrazze frequentate dai giovanissimi ma non solo, che durante l’inverno sono prese di mira da una serie di atti vandalici: muri imbrattati da scritte di ogni colore, ma anche danneggiamenti alle strutture, nonché furti nei servizi igienici. Un’operazione, quella di ripristino del luogo, che ogni anno comporta un esborso per le casse comunali di una cifra che si assesta sui 35mila euro. A questo si aggiungono pulizia generale e ripristino degli accessi a mare, dopo le mareggiate invernali. La principale novità sarà la riapertura, dopo una decina d’anni di stop, del bar situato al terz’ultimo topolino (partendo da Barcola). Un punto ristoro che aprirà ai primi di maggio - fanno sapere i nuovi gestori della società Gim srl - e che è destinato a diventare un luogo di aggregazione vero e proprio, di giorno ma anche di sera, con sdraio e lettini prendisole, ma anche musica dal vivo ed eventi culturali e sportivi, compresi corsi di ginnastica e balli latino-americani. Un punto di riferimento e di incontro per l’intera città, non solo d’estate.(p.p.)

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