Il pensiero del Papa per la Prima comunione di 25 gradiscani

GRADISCA. Sentita e in un clima familiare si è svolta nei giorni scorsi la celebrazione della messa delle Prime comunioni nella chiesa di San Valeriano per venticinque bambini della comunità di...

GRADISCA. Sentita e in un clima familiare si è svolta nei giorni scorsi la celebrazione della messa delle Prime comunioni nella chiesa di San Valeriano per venticinque bambini della comunità di Gradisca.

Parte di essi hanno fatto il cammino negli scout, parte nell’Azione cattolica ragazzi e parte nel gruppo parrocchiale.

Diversi sono stati i momenti vissuti insieme dai bambini, in occasioni di attività e festività nel corso dell’anno, particolari quelli nel corso delle mMesse domenicali.

La liturgia è iniziata con la chiamata per nome, alla quale i bambini hanno risposto “eccomi”, in tutta la liturgia, sostenuta nei loro canti dal coro parrocchiale sono stati attenti protagonisti, sempre sotto lo sguardo vigile dei loro catechisti, un’equipe giovane che ormai da tanti anni vive questo particolare servizio e ministero ecclesiale.

Coinvolgente l’omelia tenuta dal parroco, don Maurizio Qualizza, che ha donato, riguardo all’Eucaristia, preziosi pensieri espressi da Papa Francesco e Benedetto XVI, unitamente a una rilettura sapienziale dell’evento che la liturgia del giorno celebrava, la solennità dell’ascensione del Signore.

Apprezzato l’intervento di un genitore che a nome di tutti così si è espresso: «In questo giorno di gioia desideriamo manifestare la nostra gratitudine a don Maurizio, don Giulio e a tutti i catechisti, per ciò che avete donato ai nostri figli, per la costante presenza che avete offerto loro, per averli avvicinati a Dio e noi insieme a loro. Per averli accompagnati in questo cammino e aver insegnato loro ad accogliere l’altro, a collaborare e a stare insieme».

«Avete saputo annunciare loro il Vangelo con gioia, attraverso parole, giochi ed esperienze, che hanno fatto loro capire che Gesù è sempre in mezzo a noi, che è un amico fedele e che non ci abbandonerà mai. Il vostro - ha aggiunto - è stato un lavoro prezioso e siamo certi che avete seminato in un terreno fertile, dove prima o poi il raccolto ci sarà».

Al termine dopo il dono dell’immancabile pergamena ricordo e del Rosario con la croce di Papa Francesco, tutti hanno posato per la foto ricordo. (l.m.)

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