Il pope copia il frate: ruba i soldi e scappa

In Croazia la Chiesa cattolica e quella ortodossa turbate da due scandali. Fra Sime evita il carcere

SPALATO. Davanti a così ingenti somme di denaro non hanno resistito, tradendo fede, le Chiese che rappresentano e tant’altro, sia in cielo che in terra. La Chiesa cattolica croata e quella ortodossa in Croazia sono scosse da due scandali che presentano diversi punti in comune ed hanno per protagonisti il frate francescano Sime Nimac e l’ex parroco ortodosso di Zagabria, Milenko Popovi„. Fra Sime era stato arrestato alcuni giorni fa in un alloggio della capitale croata dopo essere sparito per alcuni giorni: la sua fuga si era avuta dopo lo scoppio dell’affaire, che lo vede coinvolto per avere venduto abusivamente quasi 40 mila metri quadrati di terreno nei pressi della località turistica dalmata di Bascavoda (Baska Voda), lotti appartenenti alla Chiesa cattolica. Il religioso, ex parroco di Bascavoda, aveva venduto i terreni per circa un milione e 310 mila euro, messi sul suo conto privato. La settimana scorsa il giudice inquirente del Tribunale di Spalato, Stanko Grbavac, aveva respinto la richiesta della procura sulla carcerazione preventiva del frate playboy, appellativo che si era guadagnato per la sua fama di donnaiolo, unita al suo stile di vita non proprio francescano, con auto di lusso, motoscafo e abiti costosi. Al frate è stato ritirato il passaporto e dovrà ogni settimana presentarsi al commissariato di polizia. Il giudice ha comunicato che il religioso ha ammesso quanto gli viene addebitato, non ritenendo però di avere violato la legge. «Ha dichiarato – così il magistrato – di avere venduto i lotti all’insaputa delle autorità ecclesiastiche, dicendo di avere sì preso 10 milioni di kune ma di averli nascosti in un luogo sicuro, che però per il momento non ha rivelato». Intanto non si sa se le competenti autorità abbiano intrapreso qualcosa nei confronti della donna di fra Simac, un’impiegata di banca che dopo la compravendita dei terreni aveva acquistato un potente motoscafo, divorziando dal marito poliziotto. Anche la vicenda del pope ortodosso è destinata a finire in un’aula giudiziaria. Sarà denunciato dalla Metropolia di Zagabria e di Lubiana per essersi impossessato illegalmente di 400 mila euro che una fedele aveva voluto donare alla stessa Metropolia. La donna aveva versato a Popovi„ il denaro, dicendo nel testamento che i dollari andavano spesi per la Chiesa ortodossa in Croazia. I soldi sono spariti e non è nemmeno chiaro dove sia finito il pope.

Andrea Marsanich

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