Il “principe” Pellegrin ha sposato Sandra Una cerimonia-lampo

Giorgio Pellegrin e Sandra Ciscato alla fine si sono sposati. Lo hanno fatto in fretta e in gran segreto, ieri mattina presto, al Comune di Bassano del Grappa. Erano le 8.15, gli uffici avevano aperto da pochi minuti quando Giorgio e Sandra si sono presentati con due testimoni. Una cerimonia lampo, durata poco più di 5 minuti davanti al responsabile dell’ufficio dello stato civile: il tempo di leggere la formula di rito e di elencare le reciproche responsabilità dei coniugi. C’è anche la parte in cui gli sposi decidono sul regime patrimoniale, separazione o comunione dei beni, ma su questo non si è saputo nulla.

Alla fine le congratulazioni frettolose dei pochi presenti con i novelli sposi che si sono immediatamente dileguati. Scarni anche i commenti dello stesso ufficiale del comune: «È durato poco più di cinque minuti, il tempo di leggere la formula di rito e ascoltare il sì da parte degli sposi - ha raccontato - e non appena è finito sono andati via. Si sono presentati stamattina alle 8.15, erano in quattro: i due sposi più i testimoni. Era evidente, dopo tutto quel caos scatenato sui giornali in questi giorni, che volessero fare una cerimonia di nascosto».

Altro che festa principesca al Golf club di Asolo e celebrazioni regali tra Svizzera e Liechtenstein con centinaia di invitati, altro che sfarzosi pranzi e regali vip. Pura fantasia anche i tre viaggi da mille e una notte programmati in una delle più note agenzie di Bassano.Neppure la famiglia della Ciscato, che non era presente alla cerimonia in Comune, ha idea dove siano andati i novelli sposi. Hanno tentato il tutto per tutto fino alla fine per cercare di far cambiare idea a Sandra «volevamo che aprisse gli occhi e si renda conto di chi è Giorgio Pellegrin» aveva spiegato giorni fa il cognato della sposa, Olindo, che ha fatto da portavoce. Non è servito a nulla, Sandra ha difeso fino alla fine il “suo” Giorgio e lo ha sposato ieri mattina in municipio a Bassano del Grappa. Non l’hanno fatta desistere nè la scoperta che non è un principe di Vaduz e nemmeno che era già sposato e con due figlie che nemmeno lo conoscono più. «Si vedeva che non è un principe - ha commentato il responsabile dell’anagrafe - e abbiamo scoperto subito che non era residente a vaduz in Liechtenstein ma a Gradisca d’Isonzo».

(g.g.)