Il regno di Aurora Ovan in stile fantasy

«Un giorno capirai», dice Destan a Clieh. C’è, in queste poche parole scavate da un dialogo tra i due personaggi principali del libro, tutto il senso di “Il mio destino. Clieh, il potere della Terra”,...
Bonaventura Monfalcone-15.11.2013 Giovedì del libro Aurora Ovan-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.11.2013 Giovedì del libro Aurora Ovan-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

«Un giorno capirai», dice Destan a Clieh. C’è, in queste poche parole scavate da un dialogo tra i due personaggi principali del libro, tutto il senso di “Il mio destino. Clieh, il potere della Terra”, il volume che è stato protagonista dell’ottavo appuntamento de “Il Giovedì del libro” in biblioteca. Aurora Ovan, autrice 17enne, la più giovane di tutte le edizioni della rassegna comunale, è colei che vuole capire, e allo stesso tempo dare la risposta a un quesito vecchio come l’uomo. «Il destino esiste?» si chiede la scrittrice, friulana di Tricesimo, «Ho voluto dare una risposta a questa domanda, e per darla ho scelto il genere fantasy, perché ho sempre apprezzato la magia e in generale tutto ciò che non si può provare. Si può andare contro qualcosa più grande di noi?». Per scoprirlo, probabilmente non basterà leggere la storia di Clieh, che dopo la morte del padre in guerra e la decisione della madre di abdicare, si ritrova, a soli 11 anni, con un Regno da gestire, con una “presenza” nemmeno tanto nascosta, Destan appunto, che la prende per mano guidandola nelle battaglie, nelle peripezie e nei rapporti con il popolo, fino a farle perdere il controllo di se stessa, e accendere in lei la voglia di ribellione a Destan stesso, ovvero il destino. Non basterà perché, promette la giovane friulana, «questo è solo il primo romanzo di una trilogia, sto già finendo il secondo». Trilogia perché tre è il numero magico, probabilmente, non perché abbia dei modelli di riferimento, «tanto meno Tolkien – chiarisce Aurora, ben conscia di commettere quasi un sacrilegio a rivelarlo – che non amo, ma ovviamente stimo. Amo, invece, Licia Troisi (la scrittrice romana regina indiscussa del fantasy italiano contemporaneo, ndr) e Guillaume Musso, autore francese che consiglio vivamente ai miei coetanei». In “Clieh, il potere della Terra” vi si ritrovano comunque elementi di mitologia greca e celtica, e anche per questo è stata perfetta l’introduzione alla serata a cura di Michela Olivo, che ha ripercorso la storia del genere fantasy nella letteratura di tutti i tempi.

Michele Neri

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