Il ritorno di Massimiliano tra musica e spadaccini

A Cormons migliaia di persone hanno assistito alla rievocazione storica La presidente della Pro loco: spettacolo di qualità pur con i tagli dei contributi
Di Matteo Femia
Bumbaca Gorizia 09-09-12 Cormons, rievocazione storica - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 09-09-12 Cormons, rievocazione storica - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMONS. Tanto sole, altrettanto pubblico e atmosfere rinascimentali. Sono questi gli ingredienti vincenti della 26° edizione della Rievocazione storica che ha animato ieri le vie del centro di Cormons. Un successo completo per gli organizzatori - la Pro loco Castrum Carmonis - che ha richiamato ancora una volta migliaia di persone sia in mattinata, con il mercato degli antichi mestieri e dei lavori fatti a mano, sia soprattutto nel pomeriggio ed in serata con il passaggio del corteo imperiale e l’esibizione di gruppi e compagnie storiche in costume.

La sfilata con centinaia di figuranti in constumi d’epoca è partita dal piazzale Falcone e Borsellino dinanzi alle scuole di via Roma: ad aprire la rassegna è stato il gruppo di sbandieratori e musici di Noale, seguito dal gruppo storico di Pracchiuso e da quello di Sette Stelle. Grandi applausi per i Falconieri e per il gruppo slovacco della Compagnia Espadrones di Bratislava, così come per la figura dell’imperatore Massimiliano I. A seguire hanno sfilato anche i gruppi storici di Cormons, Venzone e Spilimbergo. In piazza Libertà poi si sono svolti gli spettacoli più attesi: da quello degli Espadrones, intervallato dalle bandiere e dai tamburi del gruppo storico di Spilimbergo, al momento più atteso, la lettura dell’Editto da parte dell’Imperatore Massimiliano.

Tanta curiosità è stata manifestata per le bancarelle storiche e per quelle che offrivano ai passanti menu rinascimentali: torte dolci e salate che richiamavano a tempi ormai passati. «Abbiamo offerto anche quest’anno uno spettacolo di grande qualità, con professionisti del settore che hanno strabiliato il pubblico – ha sottolineato la presidente della Pro Loco Castrum Carmonis, nonché registta della festa, Patrizia Caneparo – ancora una volta, nonostante il taglio di fondi pubblici, siamo riusciti a proporre un’offerta variegata e di valore».

La Caneparo si è lamentata soprattutto della mancanza di certezze da parte della Regione («ancora non sappiamo se e quando arriveranno i soldi, né di quale entità sarà il finanziamento») e della decurtazione dei contributi anche da parte del Comune, passati da 7mila a 6mila euro complessivi.

In serata non c’è stato lo spettacolo dei fuochi d’artificio. «Purtroppo – ha aggiunto la Caneparo – non abbiamo potuto utilizzare come base il campanile del duomo dopo il corto circuito elettrico provocato qualche giorno fa da un fulmine».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo