Il ritorno in servizio dei nonni paletta

Operativi fuori dalle scuole in 42, altri 4 lo saranno a breve Dai percettori del reddito di cittadinanza solo due adesioni
Silvano Trieste 2020-10-01 I nonni paletta rincominciano a lavorare
Silvano Trieste 2020-10-01 I nonni paletta rincominciano a lavorare



Al via ieri il servizio dei nonni paletta. Sono 46 quest’anno a fornire un aiuto fuori dalle scuole, nell’attraversamento pedonale di bambini e famiglie, 42 già operativi, altri 4 lo saranno a breve. Erano una cinquantina lo scorso anno. Scarsa invece la risposta di chi beneficia del reddito di cittadinanza: solo due persone hanno manifestato la propria disponibilità.

Prima di iniziare l’attività, tutti hanno seguito un corso sulle norme di sicurezza legate al Covid-19, nelle scorse settimane. Ieri si sono presentati muniti di mascherina e come sempre con il giubbotto catarifrangente.

I requisiti erano già stati ricordati dal Comune alcune settimane fa, tra questi il fatto di aver compiuto i 50 anni, di non svolgere attività lavorativa e di essere in possesso dei requisiti fisici, psichici e morali. Un invito rivolto anche ai cittadini over 50 percettori di reddito di cittadinanza, che però, come spiega il vicesindaco Paolo Polidori, non hanno manifestato grande interesse. «Direi minimo – commenta –: solo due si sono fatti avanti. Questo perché per i “nonni” viene previsto un contributo, a chi percepisce il reddito di cittadinanza non viene dato, visto che si tratta già di beneficiari di un aiuto economico. Per loro era l’occasione di ripagare in qualche modo la comunità. Almeno – dice – due persone si sono dimostrate volenterose. Dispiace vedere così poca adesione ma ne prendo atto. Faccio presente però – aggiunge – che gli enti locali potranno rendere obbligatorio che i percettori di reddito si rendano disponibili per lavori socialmente utili. E in tal senso vedremo di preparare un progetto ad hoc».

I nonni paletta hanno preso possesso ieri delle varie zone alle quali sono stati assegnati e ormai da tempo vengono considerati un punto di riferimento da tante famiglie e anche dai bambini, che ritrovano ogni giorno un volto amico, pronto ad aiutarli nell’attraversare la strada a inizio e fine scuola. Un impegno diluito quest’anno, considerando gli ingressi scaglionati, i diversi orari di entrata e uscita adottati ovunque.

Secondo alcuni genitori si tratta di un supporto che si rivela ancora più indispensabile quest’anno, considerando che mamme e papà, in molto istituti, scelgono di accompagnare i figli in auto fino a pochi metri dall’ingresso dei plessi scolastici, per evitare assembramenti fuori. Stessa situazione alla conclusione delle lezioni. Ed è proprio il nonno paletta a vigilare sugli alunni che percorrono le strisce per raggiungere il veicolo dei genitori.

E Polidori ricorda anche come si stia lavorando sul fronte delle richieste arrivate dall’istituto comprensivo Tiziana Weiss, che ha domandato, nelle scorse settimane, al Comune, un aiuto per garantire il servizio del pedibus, fino allo scorso anno organizzato dai genitori, che però quest’anno, alla luce dei tempi più lunghi, non possono farcela.

«I nonni paletta, come già evidenziato, non possono ricoprire questo ruolo – spiega il vicesindaco in riferimento alla questione pedibus – ma nei prossimi giorni vedremo come si può rispondere alle esigenze manifestate dalle famiglie». —



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