Il Serpente torna a graffiare Nel mirino Piredda e Maccarini

Bonaventura Monfalcone-21.02.2019 Presentazione Serpentade-Caffè commercio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-21.02.2019 Presentazione Serpentade-Caffè commercio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Graffia come sempre “Serpentade” . Senza guardare in faccia alla squadra di appartenenza. Alla sua 11ª edizione il numero unico creato da Sergio Marini “El Serpente” prende di mira vizi e virtù, “incidenti” di percorso, politici e non, dell’anno passato. A omaggiare Marini e “Serpentade” ieri nel tardo pomeriggio nel bar Al Commercio di via Duca d’Aosta c’era una buona fetta dell’amministrazione comunale monfalconese, in testa il sindaco Anna Cisint, poi il candidato sindaco del centrodestra a Staranzano Massimo Bruno, ma non esponenti del centrosinistra. Anche se a finire in particolare nel mirino del Serpente questa volta pare siano stati in particolare l’ex assessore comunale alla Cultura Stefano Piredda e l’ex candidata sindaco pentastellata e consigliere comunale Elisabetta Maccarini, mentre la vecchia giunta Altran tutto sommato sfuma sullo sfondo.

Frecciatine, in ogni caso, sono state lanciate anche all’indirizzo degli esponenti della Lega che con il passaggio dell’amministrazione regionale al centrodestra hanno trovato un’occupazione in quel di Trieste, senza scordarsi, poi, del divieto di ingresso con il velo integrale negli uffici pubblici deciso dall’amministrazione monfalconese. A conquistarsi un posto nella classifica delle “meio robe” dell’anno passato ci sono comunque non solo la lotta vittoriosa dell’assessore all’Ambiente Sabina Cauci contro gli storni di via Fratelli Rosselli e “el novo municipio de la Cisint” , ma anche la pista ciclabile “de Turiac” , realizzata dall’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Enrico Bullian. Tra le “pezo robe”? Il lago sparito di Doberdò, ma anche “l’inceneridor umano” mancato a San Pier. Come sempre, alla berlina finisce anche la “casta” dei centri della Bisiacaria, da San Canzian a Fogliano Redipuglia, dove Marini non si è scordato del vecchio podestà, assurto al Consiglio regionale, per arrivare fino a Duino e Sistiana. –

La. Bl.

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