Il sindaco verso l’addio Ora spunta l’ipotesi del commissario ad hoc

L.v.

Ruda

Grande successo, in termini sanitari, per le vaccinazioni (con Moderna) organizzate nella sede della Protezione civile di Perteole di Ruda, coordinata da Palmina Mian, e che ha visto in questo fine settimana vaccinati circa un’ottantina di pazienti dai 18 ai 60 anni di età, con patologie croniche o in stato di salute particolare. Hanno aderito circa una decina di medici di base di tutta la Bassa Friulana: Galimberti, De Nicolellis, Sousianeh, Buongiovanni, Ventura, Londero, Liberale, Aschettino, Verbano, Tonelli. Soddisfazione del sindaco di Ruda Franco Lenarduzzi, che esprime però alcune perplessità per quanto riguarda la gestione della “questione vaccinale” da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia.

«Finalmente siamo riusciti ad attivare il nostro centro. L’unico in un bacino di quasi trentamila abitanti. Il grande rammarico è che il nostro centro, attrezzato da mesi e fin qui in grado di effettuare più di quattromila tamponi, sarebbe stato pronto a partire molto tempo prima di adesso. Il distretto, i medici e i volontari della Protezione civile, che da tempo svolgono un’ottima attività in affiatamento e collaborazione presso la sede della Protezione civile comunale, hanno dato prova di essere in grado di gestire anche questa seconda fase per i vaccini. Francamente, però, sfuggono i motivi del ritardo regionale. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati in tanti mesi a contribuire fattivamente nel combattere la pandemia senza pregiudizi e grande armonia d’intenti».

Adesso, a seconda delle richieste ai medici di base aderenti alla campagna (tra cui anche diversi di Cervignano, il centro con più abitanti), le vaccinazioni continueranno mercoledì e giovedì pomeriggio, sabato e domenica mattina. Dal 6 giugno i richiami per la seconda dose di chi si è vaccinato tra l’8 e il 9 maggio. —

L.V.

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Riproduzione riservata © Il Piccolo