Il sito della Minerva rimane un deserto

Nell’area artigianale di Ronchi uffici e hangar sono vuoti. Le aste del tribunale andate deserte: si parla di oltre un milione
Di Luca Perrino

RONCHI DEI LEGIONARI. Dodici anni fa il fallimento della Minerva Airlines, compagnia che, per conto dell’Alitalia, aveva sviluppato molti collegamenti dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari e non solo. Da allora uffici e hangar, situati nella zona artigianale ronchese, sono vuoti. Si è tentato di vendere tutto quel “tesoro”, ma, fino ad oggi, non s’è mosso nulla. Nemmeno le aste promosse dal tribunale ci sono riuscite. Troppo alto il prezzo da pagare, sembra ben oltre il milione di euro. L’area è abbandonata a se stessa. Nella zona, un tempo fiore all’occhiello del polo aeronautico cittadino, resiste solo Elifriulia. Dal 2008 ha chiuso i battenti anche Aliservice, realtà che si occupava di manutenzione dei velicoli ed era sede di una scuola di volo, mentre dal 2010 sono liberi anche la sede e i grandi hangar che furono di Air Dolomiti, compagnia poi passata al 100% di proprietà di Lufthansa. Anche qui, se non si troverà presto un compratore, si rischia il disfacimento. In tutto, qui, si sono persi almeno 250 posti di lavoro. È palpabile la crisi del polo aeronautico che, negli anni, si era sviluppato attorno all’aeroporto.

Negli anni sono sparite realtà come Aligiulia e Aviomeccanica prima, Minerva Airlines e Aliservice poi. Chiusure che hanno significato la perdita di posti di lavoro in un settore specializzato com’è quello aeronautico e che nel Friuli Venezia Giulia, oggi, conta pochissime realtà. Fondata nel 1993 dal gruppo calabrese Mancuso e dal 1996 partner di Alitalia, Minerva Airlines aveva sospeso ogni attività nell’ottobre 2003, mentre a febbraio 2004 erano stati concessi i benefici della “Prodi Bis”. Sembrava si potesse arrivare a un rilancio del vettore, sembrava fosse possibile un nuovo accordo con Alitalia, ma alla fine i commissari straordinari hanno dovuto avanzare l’istanza di fallimento.

Altro epilogo per la fine della storia ronchese di Air Dolomiti. Ha iniziato a operare nel 1991 nel segmento del trasporto aereo interregionale, con l’obiettivo di sviluppare collegamenti dagli aeroporti di città d’affari o turistiche di media dimensione abitativa, non servite dai grandi vettori. Tra le prime rotte quelle che collegano Ronchi dei Legionari a Torino e Genova. Dai 500 dipendenti impiegati a Ronchi dei Legionari quando tutte le attività si svolgevano nella nostra regione, si era arrivati ai 50 del 2010.

Negli anni se n’erano andati prima il personale navigante, poi quello che si occupava del catering, infine quasi tutto quello dedicato alla manutenzione degli aeromobili. Ultimo “baluardo” l’amministrazione, poi trasferita in terra veneta. Non resta che la speranza. Quella che potrebbe arrivare con la nascita del polo intermodale dei trasporti, attirando nuovi interessi imprenditoriali.

@luca_perrino

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