Il team Crazy Footgolf Trieste pronto a tornare sul green. Valzano: «Punto al titolo»

Il club è stato fondato in febbraio e aderisce al circuito federale dell'AIFG (Associazione Italiana Footgolf)

TRIESTE Una squadra da rodare, un titolo da difendere ed un terreno di gioco da conquistare. E' tempo di ripresa anche per il Footgolf – si, il golf giocato con i tocchi del piede – attività sbarcata in Italia da poco meno di una decina d'anni ma che a Trieste può vantare un campione come Lucio Valzano, ai vertici nazionali nella categoria Over 50, titolo conquistato lo scorso anno. Si riparte quindi e le novità non mancano.

A cominciare dalla costituzione di un vero club, il Crazy Footgolf Trieste, fondato nel febbraio di quest'anno e aderente al circuito federale dell'AIFG (Associazione Italiana Footgolf). A guidare le fila è naturalmente Lucio Valzano, qui coadiuvato da altri giocatori come Lorenzo Blokar, Manuel Pocecco, Livio Trevisan e Federico Reglia, pronti a debuttare nel campionato interregionale, un contesto che prevede anche una classifica a squadre. Il campionato nazionale è invece l'obiettivo principe di Lucio Valzano, pioniere e campione, atteso ad un calendario che aprirà i battenti il 5 luglio in Liguria, al Club Albisola di Savona, proseguirà poi il 26 dello stesso mese sul verde del Golf Club Terre dei Consoli a Viterbo, per continuare poi a settembre, il 5 e il 6, al Golf Club Toscana Gavorrano di Grosseto. Il campionato nazionale prevede inoltre altre due tappe a ottobre, in sedi da stabilire, e l'epilogo a novembre in Piemonte, al Golf Club Canavese di Torino.

Insomma, gli appuntamenti non mancano per i cultori di uno sport disegnato con un pallone di calcio regolamentare ma che qui non cerca una porta e un portiere, quanto una buca di un diametro da 50 centimetri: «Vorrei non solo confermare il titolo – ha sottolineato Lucio Valzano – ma acquisire un maggior punteggio per puntare alla qualificazione al prossimo mondiale, cosa non facile quest'anno, considerando la maggiore concorrenza». Questi dunque sono gli obiettivi della stagione. I problemi stanno a monte, anzi, sul campo. Trieste, dopo una primogenitura vissuta sul verde di Padriciano, non dispone di un terreno di gioco per allenamenti e gare, tema che costringe la truppa della Crazy Footgolf a emigrare di questi tempi a Fagagna: « Il problema è di natura economica – attesta Valzano – Siamo alla ricerca di sponsor, cosa non facile in questo momento, per creare le condizioni della realizzazione di un campo idoneo per uno sport meraviglioso e in crescita come il Footgolf. In altre parti d'Italia – conclude – in molti invece aprono le porte, anche nel Veneto, dove spesso ci rifugiamo». —

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