Il tesoro segreto di Haider: in Liechtenstein 5 milioni

I fondi dell'ex governatore della Carinzia, Jörg Haider, trovati all'estero. La scoperta nelle indagini sullo scandalo Buwog. Nel corso degli ultimi anni su quei conti le somme depositate avevano raggiunto addirittura i 45 milioni. Gli inquirenti al lavoro per capire dove siano finiti i 40 milioni che mancano
Joerg Haider
Joerg Haider
VIENNA Il mito di Haider si va sfaldando con la stessa rapidità con cui si sciolgono i ghiacciai alpini. Se l’abuso di alcol riscontrato nel suo sangue dopo l’incidente che ne causò la morte sembrava non averne scalfito l’immagine e se lo stesso era avvenuto per le sue frequentazioni gay, non ha lasciato indifferenti i carinziani il dissesto in cui Jörg Haider ha lasciato le casse del Land, cui ora si aggiungono le clamorose rivelazioni dal Liechtenstein, dove sono stati individuati conti bancari a lui riferibili per 5 milioni di euro. Il “tesoro segreto” dell’ex governatore della Carinzia è stato scoperto quasi per caso, nel corso di indagini relative alla scandalo Buwog e alla vendita di Hypo Group Alpe Adria, due storie diverse, ma parallele.


La prima riguarda la vendita nel 2003 di 62.000 alloggi pubblici, operazione che avrebbe consentito di incassare 830 milioni per riportare il bilancio dello Stato nei parametri di Maastricht. Ma due collaboratori dell’allora ministro delle finanze Karl Heinz Grasser comunicarono in anticipo a una delle società interessate all’acquisto l’offerta della società concorrente, in maniera che la prima potesse aggiudicarsi l’affare con un minimo rialzo. La “collaborazione” venne ripagata con 10 milioni depositati nel Liechtenstein.


La vicenda Hypo Group è più recente. Riguarda l’acquisto nel 2007 da parte della tedesca Bayern Lb delle quote della holding bancaria carinziana, all’epoca detenute in maggioranza dal Land Carinzia. Fu pagato un prezzo che, alla luce degli eventi successivi, appare spropositato: perché di lì a poco il gruppo si sarebbe trovato sull’orlo del fallimento. Il sospetto è che nell’operazione – costata in tutto alla Bayern Lb 3.700 milioni – qualcuno si sia dato da fare per nascondere lo stato di dissesto di Hypo Group e per accelerarne l’acquisto e che questa sua prestazione sia stata premiata con un adeguato bonifico su una banca del Liechtenstein.


Sono queste dunque le ragioni per cui attualmente addirittura quattro Procure – di Monaco di Baviera, di Klagenfurt, del Liechtenstein e della Svizzera – stanno indagando congiuntamente sulle due vicende e congiuntamente sono approdate a 46 società di comodo con sede a Vaduz, di cui una dozzina riferibili personalmente a Jörg Haider. Le indagini sono state condotte in tutti questi mesi nel più assoluto riserbo, ma quando gli inquirenti si sono imbattuti nel nome di Haider qualcosa è trapelato, tanto che il settimanale “Profil” è riuscito a darne notizia in esclusiva nel numero pubblicato ieri.


Alle società di Haider, come si è detto in apertura, fanno riferimento depositi bancari per 5 milioni di euro, una somma cospicua che il defunto governatore della Carinzia non può aver accantonato un po’ alla volta. Ancor più sorprendente la scoperta che nel corso degli ultimi anni su quei conti le somme depositate avevano raggiunto addirittura i 45 milioni. Da dove siano arrivati tutti quei soldi, dove siano finiti i 40 milioni che mancano, chi ne abbia approfittato sono tutti interrogativi a cui gli inquirenti stanno cercando di dare risposta. Secondo informazioni raccolte da “Profil”, una parte ragguardevole di quel tesoro sarebbe andata perduta in speculazioni finanziarie.


Claudia Haider, vedova del governatore defunto, ha dichiarato dal canto suo di non sapere nulla di quei conti nel Liechtenstein e che nelle disposizioni testamentarie del marito non se ne fa cenno. Forse si tratta di quel “gruzzolo messo da parte per i casi di bisogno”, cui Haider talvolta aveva fatto cenno parlando con i suoi più stretti collaboratori. Un “gruzzolo” nascosto così bene, che neppure la famiglia ne era informata.

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