Immigrazione clandestina, arrestato croato

Si sospetta che faccia parte di una organizzazione criminale che ha chiesto più di 20mila euro per portare migranti dalla Turchia a Trieste

 

 

 

 

TRIESTE Arrestato un cittadino croato di 24 anni. Il giovane, L. P. le sue iniziali, residente a Fiume, è stato sottoposto a fermo poiché indagato in concorso con altri ignoti per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ora si trova nella casa circondariale di Trieste a disposizione della Procura della Repubblica, che coordina le indagini.

Tuttto è cominciato la sera di martedì 10 aprile quando, intorno alle 21, una volante della polizia è intervenuta in via San Giorgio poiché era stata segnalata la sospetta presenza di un uomo e di un bambino vicino a un'auto parcheggiata. L'uomo, un cittadino turco, aveva infatti appena finito di litigare con altre persone che si erano poi allontanate, facendo perdere le loro tracce.

Accompagnato in Questura, appariva scosso e provato e riferiva di essere giunto a Trieste insieme a moglie e figli, nonché ad altri migranti. Ha riferito che tutto il gruppo era arrivato a bordo di tre auto dopo aver pagato più di 20mila euro ad altre persone (ancora ignote). La polizia ritiene dunque che queste ultime possano far parte di un'organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tant'è che avrebbero curato il trasferimento del nucleo famigliare dalla Turchia, attraverso più stati, fino all’Italia. Il viaggio sarebbe durato circa due mesi.

Il cittadino turco ha poi riferito che suo fratello si era appena recato dalla Germania in una non meglio precisata località della Croazia, per corrispondere una somma a saldo del prezzo illecito richiesto per il trasporto della famiglia. In quella circostanza il fratello era però stato trattenuto contro la sua volontà dai malviventi, i quali gli avrebbero chiesto ulteriore denaro e, poi, lo avrebbero picchiato ed abbandonato lungo la strada. Appreso ciò, la Questura di Trieste ha preso contatti con le autorità di Polizia croate, che hanno fatto sapere di avere rintracciato il malcapitato ferito e che per questo l'avevano accompagnato in un ospedale di quella nazione.

Il nucleo familiare turco è stato così accolto in una comunità di Trieste, nelle more del disbrigo delle incombenze relative alla regolarizzazione della posizione sul territorio. Nel frattempo, il personale di Polizia ha sequestrato la vettura, una Seat bianca, su cui il nucleo famigliare è stato trasportato e che, verosimilmente, era stata presa a noleggio.

Nel pomeriggio del giorno successivo, mercoledì 11 aprile, è stato rintracciato nel luogo in cui era stata sequestrata la Seat il giovane croato intento a cercare la vettura con le chiavi. Gli investigatori l'hanno riconosciuto quale autista di una delle tre vetture che avevano condotto a Trieste la famiglia turca, dopo averla prelevata in Croazia.

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