Imprese a Fossalon, dal latte al formaggio

L’azienda agricola “La Bonifica” è nata con una stalla e poi si è estesa a un ormai avviato caseificio

Quando si parla di Fossalon e di Boscat si pensa unicamente alla frutta e alla verdura. Ma non è proprio così. Nelle due frazioni agricole di Grado ci sono diverse altre attività collaterali, qualcuna legata ai prodotti della terra, altre di impronta nettamente diversa.

Quando abbiamo iniziato a esaminare la situazione è emerso che a Fossalon, ma anche a Boscat, ci sono le più svariate attività, che vanno dal caseificio alla macelleria di carne suina, dalle conserve alla ristorazione, alla nautica, ai vivai di fiori, al maneggio, persino a un laboratorio di restauro d’opere d’arte. Insomma, veramente un mondo da scoprire.

Da qui l’idea di far sapere cosa esiste a due passi da casa, mettendo in evidenza in particolar modo il fatto che a intraprendere determinate attività ci sono dei giovani che, pur di non abbandonare la loro terra, hanno deciso di inventarsi qualcosa di nuovo.

Incominciamo proprio con i giovani. Nel 2001 Maurizio Sain e Sabrina Lubiana decidono di acquistare una stalla a Fossalon e quindi, nel 2003, di aprire un caseificio - l'azienda agricola “La Bonifica” - con un investimento totale di circa un milione e mezzo di euro. Inizialmente nella stalla c’erano 18 vacche, oggi ce ne sono 160, delle quali in questo momento ben 75 sono da mungitura. Vacche che producono giornalmente qualcosa come 16-17 quintali di latte.

Nell’azienda lavorano oltre ai titolari anche altre tre o quattro persone. Oggi, anche allo spaccio del caseificio e nei mercati di Monfalcone, Trieste, Cervignano e Grado, si possono trovare le mozzarelle, che sono il punto di forza dell’azienda - “tutte fatte a mano, come una volta”, precisa Maurizio Sain - i più svariati tipi di formaggi, freschi e anche stagionati, lo yogurt, la panna cotta, il latte crudo e, come novità del 2013, anche il gelato.

«Rispetto al 2012 – precisano all’unisono marito e moglie – c’è stato un calo del 15 per cento; la crisi si sente ma proprio grazie alla nostra presenza nei mercati riusciamo a tamponare le perdite».

«I nostri punti di forza – spiega Sabrina Lubiana – sono la qualità e i prezzi concorrenziali che sono sempre gli stessi da anni».

Merito dei due giovani non è solo la grande avventura che hanno intrapreso, che ha meritato di essere evidenziata anche col premio “Spilla d’oro di Grado” che è stato loro assegnato, ma anche quanto stanno facendo e hanno intenzione di continuare a fare.

Intanto è già attivo un impianto fotovoltaico da 190 chilowatt, mentre per il futuro pensano a un ampliamento della stalla, a significare che c’è la voglia di espandersi e di creare qualcosa di nuovo. (1- segue)

(an.bo.)

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