Imu sulle concessioni portuali Contenzioso tra Comune e Ttp

Anche Trieste terminal passeggeri (Ttp), la società pubblico-privata che gestisce la Marittima e il Molo IV, è finita per la prima volta nelle grinfie della macchina fiscale comunale: la ragione è la stessa che affligge i concessionari demaniali portuali triestini, ovvero il pagamento dell’Imu (Imposta municipale unica). Ttp ha ricevuto un accertamento relativo alle annualità 2014-15, in gran parte concentrato sull’Ormeggio 57 e sull’ex Arsenale. L’amministratore delegato Francesco Mariani lo ritiene «non dovuto in quanto il terminal traghetti rientra in categoria E»: l’Imu accertata ammonta a circa 45 mila euro annui. L’operatore ha così presentato ricorso innanzi alla Commissione tributaria provinciale e a sua volta il Municipio ha deciso, mediante una delibera giuntale portata dal vicesindaco Paolo Polidori, di costituirsi in giudizio, come ha sempre fatto nell’ormai corposo contenzioso accumulatosi su questo tema durante i mandati di Roberto Cosolini e il 3° Dipiazza. E, come sempre, ha affidato il patrocinio alla studio genovese Uckmar, in particolare all’avvocato e docente universitario Caterina Corrado Oliva. La delibera comprende anche due incarichi in seguito a ricorsi presentati dalla Romani, per cui l’impegno di spesa, sostenuto dal Municipio per la parcella dell’avvocato ligure, è di quasi 24.000 euro.
Le controparti non mollano. Gli operatori portuali - tra cui Samer, Pacorini, Romani, Billitz, Grandi Molini - contestano la potestà tributaria comunale perché la civica amministrazione non eroga servizi nelle aree interessate, quindi non capiscono perché debbono pagare il balzello. Dal canto suo il Comune intravvede la possibilità di incamerare 5 milioni di euro e insiste sulla classificazione catastale, per cui se l’asset rientra nella categoria “D” (trasformazione e stoccaggio di merci) l’Imu va onorata, se è iscritto nella categoria “E” (carico/scarico) può svignarsela (come spera Mariani).
Finora il Comune ha quasi sempre prevalso, soprattutto in Cassazione: da segnalare in controtendenza i successi ottenuti da Samer e da Romani.
Tornando a Ttp, non si tratta del primo contenzioso con il Comune in una sede giudiziaria. Ben più rilevante è infatti la vicenda riguardante il canone d’affitto relativo agli stalli nel Molo IV, che si è conclusa alcuni mesi fa con la vittoria del Municipio nel giudizio d’appello avanti al Consiglio di Stato. Per cui Ttp deve al Comune più o meno 1,5 milioni di euro. La questione sorse quando il Porto vecchio venne sdemanializzato e passò alla civica amministrazione. Il Comune ritenne che la conversione della concessione a Ttp in un contratto di diritto privato mutasse in maniera consistente l’affitto dell’area: se Ttp pagava all’Autorità portuale (azionista al 40%) 115.000 euro all’anno, il Municipio ne chiedeva 588.000. Ttp resistette al Tar, dove soccombette, e impugnò a palazzo Spada, dove ha bissato la sconfitta.
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