In 500 applaudono i finalisti di Mittelmoda district 2018
Abiti che si spiegano come farfalle o code di pavone, plastiche texture fatte di plettri, ma anche riedizioni di mise ottocentesche e chador avveniristici. Questo ed altro ieri sul palco di Mittelmoda district nel quartiere fieristico, il concorso organizzato da Mittelmoda International Lab destinato agli studenti degli istituti regionali a indirizzo moda e abbigliamento.
Nella parte finale della mattinata, dopo delle lectio magistralis e vari confronti con prestigiose realtà e persone impiegate nel settore del fashion, hanno sfilato le creazioni dei 18 finalisti selezionati, tra le grida e gli applausi di circa 500 studenti. Solo tre i premiati per ciascuna delle categorie in concorso ma, come ha sottolineato anche l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini, in qualche modo «hanno vinto tutti, creando opere meravigliose».
Oltre all’assessore della giunta Fedriga è intervenuto a sostegno della manifestazione con parole di elogio anche il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna.
Venendo quindi ai primi classificati, per la categoria “Stilismo e accessori” si è distinto Stefano Temel dell’Istituto “Sello” di Udine con una sinuosa collana dorata. Per la categoria “Texture e materiali” a conquistare la prima posizione è stato Pietro Tul dell’istituto “Nordio” di Trieste. Suo l’abito realizzato con dei plettri per chitarra e anche l’idea di presentarsi con un outfit tutto sommato adatto per l’occasione: pantaloni neri stracciati e camicia bianca sovrastati da una aderentissimo corpetto sexy. Infine per la categoria “Modellistica” Giada Marchese (Cossar – Da Vinci) ha convinto la giuria con un abito dalle linee contrastanti giocato su nette sfumature di blu. Sopra le spalle, due ali azzurre piumate. Non sono mancati quindi i colori e i guizzi creativi, per una passerella d’esordio con tutti i crismi del caso, musiche comprese. Nella moda insomma, si inizia anche così.
Ma, come ha ricordato Maurizio Tripani, della Camera di Commercio Venezia Giulia e per Mittelmoda international lab «non c’è bisogno solo di stilisti». «Il mondo della moda reclama anche figure tecniche capaci di lavorare ad ogni livello nel settore», ha osservato Tripani. E così, piuttosto spesso, determinati professionisti specializzati non si trovano nemmeno per le scuderie Armani.
La strada da fare è comunque lunga, ampia e piena di possibilità. Ieri degli esempi di questo percorso sono arrivati dall’Accademia di Costume e Moda di Roma, una realtà di riferimento accreditata e rispettata nel panorama italiano ed estero del settore moda. Ha formato stilisti di altissimo livello tra cui Alessandro Michele, capo dell’ufficio stile di Gucci. Oltre ai modelli degli studenti, ieri hanno sfilato anche diversi abiti di questo inusuale ospite arrivato dalla Capitale.
Tra gli altri testimonial d’eccezione Fabio Benassi dell’Ufficio Stile Twin Set e Simona Nicolosi, disegnatrice di gioielli per il marchio Maymoma. I due relatori hanno dedicato due lectio magistralis agli studenti per raccontare vari aspetti della loro esperienza professionale. –
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