In fiamme l'industria Roncadin, colosso delle pizze surgelate

Vasto incendio nella notte. Le prime stime del fondatore: "Distrutte quattro linee produttive, danni per 50 milioni, ma ci rialzeremo"

La Roncadin di Meduno in fiamme

 

MEDUNO (PORDENONE) Un vasto incendio è divampato nella notte fra il 21 e il 22 settembre alla Roncadin di Meduno (Pordenone), colosso mondiale nel settore delle pizze surgelate che produce quasi mezzo milione di pizze al giorno e dà lavoro a circa 500 persone. Il rogo è stato domato intorno alle 10 del mattino. Sul posto una quindicina dimezzi dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Pordenone e dei distaccamenti di Maniago, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo, con squadre del comando di Udine in rinforzo. Un vigile del fuoco è rimasto leggermente ferito a causa di una caduta: niente di grave, ha precisato il comandante.

Sul posto presente anche Edoardo Roncadin, fondatore dell' azienda, che in una nota ha detto che " la priorità sarà salvaguardare la produzione. Se necessario lavoreremo giorno e notte, sabato e domenica, lo faremo. Ci rialzeremo.

 

 

Incontrando poi i giornalisti, Roncadin ha parlato di una prima stima dei danni vicina ai 50 milioni di euro: «Ogni linea produttiva costa 10 milioni - ha rilevato - e ne sono andate distrutte quattro. Oltre a questo ci sono i danni ai capannoni, divorati dalle fiamme». Una stima che riguarda soltanto le strutture e che non tiene conto della mancata produzione: «Per il momento i riflessi sono incalcolabili - ha concluso - tutto dipende se avremo la capacità e la possibilità di mantenere le commesse e i clienti che abbiamo in giro per il mondo»

L'intervento dei vigili del fuoco è risultato decisivo per scongiurare un grave danno ambientale. Nelle prime fasi, le squadre intervenute si sono concentrate nel mettere in sicurezza i frigoriferi ad ammoniaca, un gas tossico che avrebbe potuto provocare un serio problema di inquinamento e rischi per i soccorritori. I pompieri si sono quindi divisi i compiti: alcune squadre lavoravano per arginare il rogo nelle quattro linee di produzione distrutte, mentre altre cingevano letteralmente il magazzino di 4.000 metri quadri dove sono custodite milioni di pizze surgelate all'interno dei frigoriferi aziendali. La linea difensiva ha dato i frutti sperati e il muro d'acqua ha scongiurato il rischio che il fuoco si propagasse anche a quell'immobile.

 «Siamo vicini all'azienda e faremo squadra per riprendere al più presto la produzione mettendo in sicurezza i 540 posti di lavoro». Lo ha affermato Cristiano Pizzo, membro della segreteria provinciale di Pordenone della Cisl, che ha raggiunto Meduno per sincerarsi in prima persona dei danni provocati dal rogo alla Roncadin. «Questo è il momento della solidarietà - ha aggiunto - ma non c'è tempo da perdere. I lavoratori sono tutti qui e si sono rimboccati le maniche. Siamo pronti a supportare le richieste dell'azienda e a verificare il modello organizzativo utile al rilancio utilizzando le due linee produttive risparmiate dal fuoco. Sarà tuttavia necessario dare delle garanzie agli addetti, se serve attingendo agli ammortizzatori sociali».

Solidarietà è stata espressa anche dal sindaco di Meduno, Oreste Vanin: «Questo è un durissimo colpo all'economia della valle. Una fabbrica con oltre il 90% di personale femminile rappresenta il punto di riferimento per le nostre comunità. Attiveremo tutte le istituzioni per sollecitare collaborazione per l'immediato rilancio della produzione».

La Regione Fvg intanto si è attivata per mettere in campo tutte le misure possibili atte a tutelare i lavoratori e favorire un rapido riavvio dell'attività produttiva dello stabilimento: lo ha reso noto il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, il quale ha già parlato stamani con Edoardo Roncadin.

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