In migliaia per “l’ultima camminata” sul sentiero Rilke

In migliaia, dalle prime ore del mattino fino a sera, sono giunti a Duino Aurisina per testimoniare il proprio attaccamento al sentiero Rilke, che oggi su indicazione della proprietà, in via...
Foto Bruni 14.04.13 Sentiero Rilke-Sistiana-ultimo giorno di apertura
Foto Bruni 14.04.13 Sentiero Rilke-Sistiana-ultimo giorno di apertura

In migliaia, dalle prime ore del mattino fino a sera, sono giunti a Duino Aurisina per testimoniare il proprio attaccamento al sentiero Rilke, che oggi su indicazione della proprietà, in via precauzionale, verrà chiuso per motivi di sicurezza. Dal Friuli alla Slovenia, dal Veneto all'Isontino l'appello è stato raccolto. Nessuno ha voluto perdere l'ultima opportunità di una scampagnata sulla celebre promenade.

E così, il tam tam rimbalzato dai social media ai mezzi d'informazione ha centrato l'obiettivo. Un silenzioso fiume di persone che, a modo suo, ha espresso ora il disappunto, ora il dispiacere per una scelta che alla fine scontenta tutti. Alla sbarra del giudizio popolare è finita, manco a dirlo, la politica tutta, senza distinzioni, che non è riuscita (almeno per il momento) a scongiurare la drastica decisione del principe Carlo Alessandro della Torre e Tasso di chiudere il sentiero per tutelarsi contro i risvolti penali e civili di possibili incidenti.

«È davvero un peccato – hanno esordito Mauro e Cristina, 31 anni lui, 27 lei, in dolce attesa -: siamo giunti appositamente da Cormons per l'ultima passeggiata. Il posto è incantevole, ma onestamente non sappiamo come si possa risolvere questo problema. O forse basterebbe solo un po' di buona volontà».

«Abbiamo letto dal Primorski la notizia della chiusura del Rilke – così una coppia di sessantenni da Nova Gorica, Darko e Bojana – e così siamo arrivati per un giro: non esiste un posto così bello nel resto del mondo e troviamo assurdo che per 500mila euro le istituzioni non riescano a mantenere accessibile il sentiero». Smarriti i turisti tedeschi, all'oscuro della ferale notizia: per qualcuno di loro è incredibile che un luogo così suggestivo improvvisamente non possa più essere fruito dal pubblico. Non parliamo poi delle reazioni degli habitué: «Noi siamo di Gorizia ma veniamo spesso qui a passeggiare, anche d'inverno – hanno raccontato Gilberto e Mary, 63 anni lui, 60 lei – e l'unica cosa che possiamo dire è che per l'ennesima volta la politica non è riuscita a risolvere un problema. Non ne facciamo una questione di bandiera, ma è da due anni che il principe ha lanciato la sua proposta e dunque c'erano tutti i margini per una soluzione». «Abbiamo in regione – ha concluso la coppia – luoghi meravigliosi e il Rilke è uno tra questi: un paradiso terrestre. Si può perderlo così? No, anzi tutta la zona e in particolare la baia di Sistiana necessiterebbe di un maggior sviluppo». E in molti hanno aderito alla proposta di azionariato popolare dei Comitati uniti del Fvg, per l'acquisto collettivo del Rilke. Gli attivisti (presente Egle Tarasic dell'Altrabaia) hanno raccolto oltre 300 firme.

Tiziana Carpinelli

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