In zona Urban bozzetto di Bonato ispirato a una poesia di Saba

l’artista
“L’infinito nell’umiltà”, opera dell’artista Gabriele Bonato, piace anche al sindaco Roberto Dipiazza, che ieri mattina ha fatto un rapido salto in largo Marcello Spaccini per vedere come il bozzetto si coniugava con lo scenario urbano.
Bozzetto ispirato a una poesia di Umberto Saba, “Città vecchia”, scritta nel 1912: raffigura una donna intenta a riempire un secchio d’acqua, in prospettiva portoni di case, panchine, persone. Niente male: era ora di alzare il livello della pittura muraria. Il lavoro di Bonato copre una buona porzione dell’esterno di un edificio, nel quale si accede da via dei Trauner.
Largo Spaccini, dedicato all’ultimo sindaco democristiano pre-Melone, sorge di fianco a largo Cecovini in Cittavecchia, zona Urban, sopra il popolare locale Cemut. Zona di buone birre e di generosa diuresi, come si avverte dall’inequivocabile approccio olfattivo salendo verso il piccolo slargo: l’arte è importante ma il disinfettante non lo è di meno. Dipiazza ci tiene a evitare che quest’area sia abbandonata al degrado e ai writers notturni. Ed ecco la scelta di puntare su uno degli artisti contemporanei triestini più noti e più quotati: Gabriele Bonato, appunto, che in gennaio ha realizzato a Servola il murale “Look up” ispirato alla giornalista Nadia Toffa.
Adesso il 41enne Bonato, che vive-lavora a Trieste ma è di origine palmarina, bissa la collaborazione con il Municipio sul versante della street art. Autodidatta, pittore, scultore, performer, scenografo, ha iniziato molto giovane il cimento: a dodici anni disegnava sui treni con la tag Divie. Ha esposto al Chelsea art museum newyorkese, un suo dipinto è visibile nella “Grande bellezza” di Paolo Sorrentino.
Dal punto di vista amministrativo, il bozzetto di largo Spaccini era stato introdotto da una delibera approvata a fine luglio, che iscriveva l’intervento di Bonato nel quadro progettuale di rigenerazione urbana “Chromopolis la città del futuro”. —
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