Incidente aereo di Ronchi: tempi lunghi, nessuno paga

Il Md80 dell’Alitalia si schiantò in pista contro un camion. Il pm chiede la prescrizione nei confronti dei 15 imputati del reato di disastro semplice
sterle trieste incidente aereo aereoporto ronchi dei legionari
sterle trieste incidente aereo aereoporto ronchi dei legionari

GORIZIA

L’incidente aereo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari quando 7 anni fa un Md80 dell’Alitalia si schiantò contro un camion rischia di non avere colpevoli.

Al processo che si celebra al tribunale di Gorizia il pubblico ministero Enrico Pavone ha chiesto per tutti i 15 imputati il non doversi procedere per prescrizione del reato. Una decisione maturata dopo aver derubricato il capo di imputazione da disastro aereo a disastro semplice: lo schianto avvenne quando l’aereo era già atterrato e stava raggiungendo il piazzale dell’aerostazione.

Alla prescrizione si è arrivati anche per la lentezza del processo, iniziato nel gennaio 2008 tra mille procedure ed eccezioni preliminari e poi interrotto e ripreso dall’inizio per il cambio del collegio giudicante: udienze precedenti annullate, testimoni e consulenti da risentire.

I difensori, pur non disegnando la prescrizione, puntano però all’assoluzione piena per evitare che l’Alitalia, - al processo non si è costituita parte civile - proceda con la richiesta di risarcimento danni per farsi pagare l’aereo andato distrutto. Si parla di 8 milioni di euro, che la Compagnia di bandiera potrebbe richiedere agli imputati se il collegio giudicante deciderà di applicare la prescrizione. Bisognerà comunque attendere la sentenza che dovrebbe arrivare agli inizi del 2012 dopo l’esaurimento delle arringhe dei difensori che, iniziate ieri, occuperanno l’intera udienza del 16 dicembre.

Quindici gli imputati con in testa della lista i due piloti del Md 80, i romani Massimo Giovagnoli e Rocco Matese, il consigliere regionale Giorgio Brandolin nella sua veste di direttori dei lavori; poi ancora Enrico Stoccola, Remo De Caneva, Mario Bianchi, Silvano Vanelli, Paolo Stradi, Antonio Persoglia, Francesco Coletto, Massimo Cudini, Alfonso Mele, Luciano Di Giambattista e Gianfranco Colautti: si tratta di funzionari dell’Enav e dell’Enac, controllori di volo, responsabili e progettisti delle imprese appaltatrici dei lavori.

L’incidente avvenne il 20 aprile 2004. Il Md80, proveniente da Roma con 92 passeggeri a bordo più sette membri dell’equipaggio, era appena atterrato e aveva imboccato il raccordo Bravo che portava al piazzale dell’aerostazione. Ma su quel raccordo si stavano effettuando dei lavori per l’ampliamento dell’area di sosta e l’ala destra dell’aereo finì contro un camion in manovra spezzandosi e provocando la fuoriuscita di 1700 litri di carburante mentre i passeggeri venivano evacuati lungo lo scivolo di emergenza e 11 di loro riportarono leggere ferite, medicate sul posto.

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