Incidente in bicicletta don Graziano Marini ricoverato in ospedale
“Don Graziano, ritorna al più presto tra di noi, ti aspettiamo”. È questo l’augurio, sentito e unanime, che le comunità di Romans, Versa e Fratta, rivolgono al popolare don Graziano Marini, classe 1928, prezioso collaboratore in seno all’Unità pastorale tra le parrocchie di Santa Maria Annunziata del capoluogo Romans e Sant’Andrea apostolo nella frazione di Versa. Un augurio sincero che viene rivolto a don Graziano, dopo che, domenica mattina, è ruzzolato a terra procurandosi delle ferite, per le quali, dopo l’intervento dell’ambulanza, è stato ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale San Giovanni di Dio a Gorizia.
Erano circa le 7.30, quando l’anziano amato sacerdote, in attesa di celebrare la messa delle 8 a Romans, stava procedendo a piedi in via Roma, con le mani appoggiate sul manubrio della sua bicicletta, diretto nella vicina edicola per acquistare il giornale. Pare che nel momento in cui stesse per salire sul marciapiede, la staffa della bicicletta abbia toccato il cordolo, facendogli perdere l’equilibrio prima di mandarlo lungo disteso a terra.
Nella caduta, don Graziano ha battuto la testa sul cemento, procurandosi una vistosa tumefazione, ma nel finire a terra ha battuto pure un fianco e il colpo gli ha causato un forte dolore al bacino. Prontamente accudito dai passanti, don Marini, sempre vigile, è stato soccorso dai sanitari del 118, che lo hanno trasportato al nosocomio di Gorizia. Pare abbia riportato una frattura dell’osso che accoglie la testa del femore e per la quale dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico. Ma nonostante il dolore alla testa e al fianco ed un comprensibile stordimento, don Marini pensava soprattutto ai fedeli che lo attendevano e rivolgendosi ai sanitari diceva loro che doveva celebrare due messe, quella delle 8 a Romans e quella delle 9.30 a Fratta, dove la messa non ha avuto luogo e la comunità è stata avvertita di ciò con un cartello affisso sulla porta della chiesa.
Da molti anni don Graziano figura come un importante collaboratore della parrocchia, mostrandosi particolarmente prezioso soprattutto nel periodo della malattia del compianto don Nino Carletti. —
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