Incubo-infiltrazioni alla Bianchi

Torna l’annoso problema che perseguita il polo natatorio. Ancora oggi stop al nuoto libero dalle 14.30
Di Pierpaolo Pitich
Silvano Trieste 02/12/2014 Piscina Bianchi, i lavori
Silvano Trieste 02/12/2014 Piscina Bianchi, i lavori

Un problema che perdura da anni e che si ripresenta puntualmente in occasione di piogge abbondanti. Le infiltrazioni al controsoffitto continuano a tormentare il Polo natatorio “Bruno Bianchi” di Sant’Andrea, consacrato Centro federale della Fin, che per due giorni, nella giornata di ieri e in quella odierna, rimane chiuso al pomeriggio “per lavori imprevisti ed urgenti”, come si può leggere sull’avviso esposto all’ingresso principale.

Piscine dunque a disposizione delle società sportive al mattino, ma niente nuoto libero dopo le 14 e 30. Due giorni in cui all’interno della struttura sono al lavoro gli operai della ditta specializzata che, servendosi di un mezzo con autoscala e cestello, stanno provvedendo alla messa in sicurezza dell’area: nello specifico si procede a una verifica dello stato dell’isolante e delle infiltrazioni dei pannelli, per poi provvedere alla rimozione di quelli più rovinati. Operazione che viene condotta in più fasi, intervenendo alternativamente sulle due metà della piscina olimpionica e poi sulla vasca riservata ai tuffi, transennando di volta in volta le diverse zone. «Abbiamo constatato che vi sono tutta una serie di infiltrazioni nella parte alta della copertura metallica del tetto», spiega Lorenzo Cerbone, titolare dell’impresa di costruzioni incaricata dell’intervento. «Tengo a sottolineare che non siamo in presenza di una situazione di pericolo - aggiunge -: il nostro intervento va proprio nella direzione di mettere in sicurezza la struttura per evitare qualsiasi tipo di problematica e salvaguardare in questo modo l’incolumità dei fruitori delle piscine».

Un problema che l’impianto si porta dietro fin dai tempi della sua inaugurazione, avvenuta una decina di anni fa, nell’ormai lontano 2004: a testimoniarlo sono le decine di pannelli di cartongesso e fibra minerale che tuttora mancano dal controsoffitto e che nel corso di questi anni si sono staccati per poi precipitare all’interno dell’impianto, fortunatamente senza mai provocare danni alle centinaia di persone che giornalmente frequentano il Polo natatorio. Ed in molte altre parti del soffitto si notano i segni evidenti di ruggine causati dalle infiltrazioni.

«Siamo di fronte a un problema antico che purtroppo continua a riproporsi nonostante una serie di interventi effettuati in passato», sottolinea Franco Del Campo, direttore del Centro federale. «Una situazione indubbiamente penalizzante - prosegue Del Campo - che abbiamo cercato di affrontare gestendo al meglio la situazione e cercando di non incidere troppo sull’attività: sono state infatti pochissime le interruzioni in tutti questi anni e anche in questo caso abbiamo sacrificato il nuoto libero, salvaguardando però i corsi delle diverse società. Detto questo, è evidente però che, da parte del Comune e della ditta costruttrice dell’impianto, va individuata al più presto una soluzione definitiva al problema, per non rischiare di penalizzare un servizio prezioso per tutta la città».

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