Indagini anti-droga, in piedi 2 condanne

Alla fine, dopo una lunga attesa, la Corte d’Appello ha pronunciato la sentenza. Di condanna, ma ridotta, per il maresciallo Domenico Monagheddu, all’epoca dei fatti alla guida del Nucleo operativo radiomobile di Monfalcone, come per il sottoposto Nicola Di Tria, che potrà avvalersi della sospensione condizionale della pena. Per tutti gli altri è assoluzione. Assolto il carabiniere Giuliano Giacobbi. Assolto l’avvocato Alessandro Ceresi. E assolto anche Ivano Tiburzi, orbitante nel mondo della droga. È questo l’esito scaturito dopo oltre sette ore di Camera di consiglio, in relazione al procedimento sui metodi di indagine adottati per alcune operazioni anti-droga. In particolare, per il maresciallo Monagheddu la Corte di Trieste ha inflitto una pena di 3 anni e 2 mesi, a fronte dell’assoluzione per quattro capi di imputazione perchè il fatto non sussiste, mentre è sopraggiunta la prescrizione per altri 4-5 capi di imputazione. Da qui la riduzione della pena. Per Nicola Di Tria la condanna è stata di un anno e 8 mesi, a fronte sempre dell’assoluzione per alcuni capi di imputazione e della prescrizione per altri. Per lui, dunque, vale la sospensione condizionale della pena. Quella di ieri è stata una vera e propria “maratona”, con il Collegio giudicante che si è ritirato in Camera di consiglio già alle 10.30 del mattino, per poi giungere al pronunciamento della sentenza verso le 18. Ci vorranno ora tre mesi per il deposito della relativa motivazione.
Intanto, è scontato il ricorso in Cassazione per il maresciallo Monagheddu. Il legale difensore, avvocato Gianni Morrone, ieri, ha spiegato che è un passo «assolutamente da fare». Il legale, pur in attesa di conoscere le motivazioni alla sentenza, ha ribadito la sua determinazione a fronte di un percorso giudiziario che non lo ha mai convinto. L’avvocato Massimo Bruno, da parte sua, sempre riservandosi di conoscere le motivazioni, ha comunque espresso l’intenzione di impugnare la sentenza in Cassazione.
Evidente la soddisfazione per l’assoluzione del carabiniere Giuliano Giacobbi. Il legale difensore, avvocato Riccardo Cattarini, ieri ha osservato: «È un risultato significativo, che il mio cliente si merita. Giacobbi con molta tenacia ha dimostrato la sua estraneità ai fatti contestati. Una lunga vicenda che lo ha tenuto in evidente stato di prostrazione. È stato un incubo. Ora, finalmente, potrà continuare ad eseguire il suo ottimo lavoro riacquistando la serenità».
Il procuratore generale, rappresentante della Pubblica accusa, aveva chiesto un appesantimento delle condanne sancite dal Tribunale di Gorizia per i tre militari. Per Monagheddu la richiesta di pena era stata di 5 anni e 6 mesi, per Nicola Di Tria e Giuliano Giacobbi di 3 anni e 8 mesi. Per Tiburzi aveva richiesto una diminuzione di pena, non specificata. E per l’avvocato Alessandro Ceresi l’assoluzione, confermata in Appello.
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