Intesa sull’equiparazione delle buste paga nell’Asugi

TRIESTE Ci sono 4 milioni in arrivo dalla Regione e il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana, in una lunga riunione pomeridiana, informa le organizzazioni sindacali della costituzione dei fondi contrattuali Area Sanità 2024. Non basta: il nuovo quadro delle risorse disponibili consente anche la proposta di omogeneizzazione di tutte le voci del trattamento accessorio, di risultato e di posizione, così da evitare disparità nelle buste paga della dirigenza medica e sanitaria, questione aperta che aveva tra l’altro portato 280 medici triestini a chiedere che il divario venisse «colmato e corretto».
«Una giornata storica, è dal 2021 che chiedevamo questa equiparazione», sottolinea Alberto Peratoner (Aaroi Emac). «Finalmente Asugi diventa un’Azienda unica a tutti gli effetti – prosegue – perché, a Trieste come a Gorizia, voci che sono rimaste diverse per anni diventeranno uguali per tutti».
Ma i punti di vista divergono. Se infatti Peratoner fa sapere che nel corso dell’illustrazione delle tabelle «si è scoperto, per esempio, che la reperibilità veniva pagata molto bene nell’area isontina e molto male in quella giuliana», Luciano Bressan (Uil Fvg) e Paolo Barbina (Anaao Assomed) sostengono invece a una voce sola che l’incontro con Poggiana «ha fatto emergere che la situazione di sofferenza della dirigenza medica è in realtà quella dell’area isontina, non di quella giuliana». La maggior parte delle sigle (erano presenti anche Cimo e Fassid) esce però soddisfatta da un confronto i cui contenuti verranno tradotti in un decreto del dg.
«L’Azienda – è il commento di Poggiana via comunicato – valuta l’incontro, seppur articolato, complesso e molto dibattuto, estremamente positivo. Tutte le parti hanno collaborato e dato il loro contribuito per raggiungere l’obbiettivo della perequazione».
Sindacati divisi pure su una seconda trattativa, quella del Burlo. Fials, Cgil e Cisl comunicano con soddisfazione che, «nel rispetto degli impegni presi a febbraio dal presidente Fedriga e dall’assessore Riccardi, che hanno confermato l’assegnazione del “finanziamento aggiuntivo trattamento accessorio personale” che per il Burlo equivale a 381mila euro», si è trovata un’intesa sulle quote di valorizzazione delle indennità orarie di disagio (3 euro per l’operatività in particolari servizi, 3, 07 euro per il turno giornaliero, 3,33 euro per la pronta disponibilità, 3, 55 euro per il festivo, 6,50 euro per il notturno) e sui richiami in servizio (24 euro all’ora per il personale di supporto, 27 euro per l’area operatori, 31 euro per l’area assistenti, 37 euro per l’area professionisti della salute e funzionari).
Stefano Bressan (Fpl Uil) e Luca Petruz (Nursind) spiegano invece di non aver firmato «in quanto ad oggi non vi è nessuna garanzia dell’importo finanziato dalla Regione, non conosciamo le tempistiche di erogazione e non abbiamo garanzia che le risorse saranno disponibili anche per il 2025».
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