Invasione di piccioni i residenti chiedono interventi al Comune
TURRIACO. Anche Turriaco, dopo San Pier d’Isonzo e Begliano, è alle prese con un’invasione di piccioni. L’effetto deterrente esercitato dai falchi a suo tempo impiegati all’interno del perimetro dell’aeroporto non c’è più, mentre, secondo diversi abitanti, l’utilizzo dei forti rumori usati per allontanare i volatili dalle piste non ha fatto altro che spostare torme di colombi verso il paese. L’aumento del numero dei piccioni sta provocando danni agli impianti fotovoltaici e costi per la pulizia di grondaie e terrazzi, ma alcuni residenti hanno espresso preoccupazione anche per i risvolti sanitari. Dei cittadini in questi mesi si sono rivolti al Comune per capire se possano essere messe in atto azioni di contenimento del numero di volatili. Disagi sono stati segnalati in via Verdi, via Dante, via Roma, via Torricelli, via Fermi, ma anche in via Cosani.
Il gruppo consiliare della Lega ha presentato un’interrogazione, chiedendo che il Comune si attivi per «ripristinare gli equilibri naturali, proponendo al vicino aeroporto il ripristino del falconiere, che da anni riportava equilibrio con una selezione naturale della specie». L’amministrazione dovrebbe inoltre informare, secondo la Lega, l’Azienda sanitaria dei possibili pericoli sanitari provocati dai volatili. «È corretto che i privati facciano la loro parte, come sta comunque avvenendo – dice il capogruppo della Lega, Antonio Romano –, ma crediamo che il Comune potrebbe valutare l’impiego di mangimi sterilizzanti per arrivare a ridurre il numero degli esemplari. Attendiamo la risposta dell’amministrazione, speriamo di ottenerla nella prima seduta utile».—
La. Bl.
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