Isa apre un contenzioso sui sacchi Venni: «Li sostituiremo con altri»

Che qualcosa non filasse proprio a dovere, qualcuno lo aveva azzardato. Ma ora, pare, sia ufficiale: «Isa Ambiente ha aperto un contenzioso con la ditta fornitrice dei sacchetti». Lo ha riferito ieri...
Bonaventura Monfalcone-20.06.2013 Rifiuti-Via f.lli Rosselli e viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-20.06.2013 Rifiuti-Via f.lli Rosselli e viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Che qualcosa non filasse proprio a dovere, qualcuno lo aveva azzardato. Ma ora, pare, sia ufficiale: «Isa Ambiente ha aperto un contenzioso con la ditta fornitrice dei sacchetti». Lo ha riferito ieri mattina l’assessore alla Raccolta rifiuti Paolo Venni, che promette l’allestimento in tempi brevi di «uno sportello per il cambio di involucri già consegnati», e lo ha confermato anche la multiutility isontina, per bocca del suo portavoce.

Sulla tenuta dei sacchi, insomma, la società ha avuto da ridire. Il materiale, solo per una parte del quantitativo complessivo, avrebbe presentato dei problemi. Di qui le segnalazioni effettuate dagli utenti per il fatto che l’involucro si rompesse con una certa frequenza, sparpagliando a terra l’immondizia. «A nostro avviso il materiale non presenta le caratteristiche da capitolato - ancora Isa - in merito alla conformità e alle caratteristiche generali dei sacchetti, oggetto di una gara». Almeno questa è la versione di Isa, che assicura di aver monitorato con attenzione le condizioni di conservazione delle partite di involucri da distribuire. Una parte delle quali verrebbe ora contestata. Essendosi instaurato un contenzioso (la multiutility si è affidata a un avvocato goriziano) probabilmente il fornitore non la pensa allo stesso modo, e staremo a vedere come andrà a finire.

Intanto però il Comune corre ai ripari e s’impegna, con quanti ne faranno richiesta, a un cambio dei sacchetti: Isa metterà a disposizione un certo quantitativo di materiale, come comunicato sempre ieri. L’altra novità invece riguarda Vasco, l’isola ecologica mobile e automatica, a struttura scarrabile, che presto dovrebbe entrare in servizio nei rioni, per alleggerire le “pene” della differenziata, da sempre sottolineate dai comitati di quartiere e, soprattutto, dalle utenze domestiche. Stando alle ultime informazioni l’avvio cadrà a metà marzo. Vasco, acronimo di Veicolo anti scovaze, coniato dal sindaco Anna Cisint, al di fuori delle giornate di asporto di un determinato tipo di rifiuto consentirà ai cittadini di liberarsene ugualmente. L’ecobus lavorerà dalle 15 alle 21.30, per raccogliere l’immondizia e sarà inattivo solo la domenica. Qualche osservazione è già arrivata al Comune: disabili e invalidi raccomandano sia sfruttabile anche dai portatori di handicap, dunque dotato di pedana o altri accorgimenti.

Le proteste per il porta a porta, va detto, proseguono. Anche all’ultimo incontro all’ex Pretura una residente ha denunciato «le condizioni pessime del viale San Marco», chiedendo la libera apertura dei contenitori d’immondizia, ormai danneggiati da chi tenta di aprire, pur non essendo regolarmente munito delle chiavi, il cassonetto. Lamentele si sono avute altresì per lo stato di pulizia dei raccoglitori. «È chiaro che due soli lavaggi annuali - ha replicato il sindaco Anna Cisint - non possono ritenersi sufficienti eppure così era stato prescritto nell’ultimo contratto». Antecedente questa giunta. L’amministrazione, come riferito da Massimo Asquini, delegato al tema Monfalcone sicura, risponde alla segnalazioni e, giorni fa, ha scoperto una micro-discarica di sacchetti della spazzatura in zona ex Gaslini. «Si trattava di un quantitativo rilevante - ha spiegato - che abbiamo provveduto ad asportare attraverso gli operatori: ora il sito verrà monitorato». (ti.ca.)

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