Isa pronta a investire 14 milioni entro il 2028 e a riaprire la discarica

Verranno potenziati gli impianti e i mezzi di trasporto I dipendenti passeranno dagli attuali 66 a 72
Di Francesco Fain

Portare la differenziata al 66,9% entro il 2028. Riaprire la discarica di Pecol dei Lupi per 12/13 mesi. Rinnovare tutte le attrezzature quali mezzi di trasporto e spazzatrici. Ottimizzare gli impianti di selezione dei rifiuti e di compostaggio di Moraro.

Sono queste alcune delle linee di indirizzo di IS.A., acronimo di Isontina Ambiente, la nuova società che subentrerà a partire da agosto ad Ambiente Newco nella raccolta e smaltimento dei rifiuti. I programnmi sono contenuti nel documento intitolato “Descrizione dell’operazione societaria per l’affidamento in house dei servizi pubblici locali di natura ambientale all'Ambiente Newco srl”. È composto da 43 pagine. «Al fine di garantire gli obiettivi strategici che la società si è posta - si legge alla pagina 29 - gli investimenti previsti dal Piano industriale ammontano ad un totale di 14,2 milioni di euro su un arco di piano di 15 anni (2013-2028)».

Raccolta

dei rifiuti

IS.A. è intenzionata a concretizzare un progetto di informatizzazione della raccolta (300mila euro nel 2013-2014 e 2015) finalizzato a permettere la rilevazione delle quantità di rifiuti secco residuo conferite da ogni utenza. «Tale iniziativa - si legge nel documento - permetterà di apprezzare un notevole miglioramento della percentuale di raccolta differenziata e renderà i cittadini più attenti e consapevoli nella produzione e differenziazione dei rifiuti». Non mancherà una campagna di comunicazione. Altro punto-cardine il rinnovamento delle attrezzature lungo l’intero arco di piano, quali mezzi di trasporto, spazzatrici e altri attrezzi volti a «mantenere standars qualitativi dei servizi attualmente erogati». L’investimento è di 2,8 milioni complessivi.

Il processo

di compostaggio

Con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’impianto di Moraro e contenere quindi le tariffe ad esso legate «si prevede di compiere un primo importante investimento di 4,7 milioni di euro finalizzato alla semplificazione tecnologica dell’impianto stesso. Sono stati poi programmati investimenti più contenuti ma anch’essi fondamentali quali le manutenzioni straordinarie dell’impianto di raffinazione (300mila euro nel 2013 e 450mila nel 2024) e altre manutenzioni impiantistiche (250mila euro nel 2014, 200mila euro nel 2017, 300mila nel 2022 e 500mila nel 2028)».

È inoltre prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico integrato «al fine di rendere l’impianto sostenibile e più efficiente in termini di costi energetici. Gli investimenti ammontano a 454mila euro già stanziati nel 2012 e 200mila previsti l’anno prossimo».

Organico

potenziato

Attualmente l’organico di Ambiente Newco è di 66 dipendenti per cui l’azienda prevede un costo complessivo pari a 3.369.000 euro. Nell’arco del piano di investimenti sono previsti, però, ulteriori inserimenti proprio per il personale che consentiranno di raggiungere un organico a regime pari a 72 dipendenti. Il costo del personale rappresenta, nella stima di pre-chiusura 2012, circa il 18 per cento dei costi totali di Isontina Ambiente e tale incidenza si mantiene nel corso di tutto l’arco del piano industriale 2013-2028. «L’evoluzione delle risorse umane nel piano industriale è prevista sostanzialmente stabile – si legge nella documentazione - con un incremento limitato a 6 unità, in modo tale da perseguire un duplice obiettivo: da una parte reintegrare le figure uscite nel corso degli ultimi due anni, dall’altro rendere efficiente la struttura attualmente esistente».

Il piano

tariffario

Questo è, indubbiamente, il capitolo che maggiormente interessa al cittadino-utente, più che mai stufo di essere “salassato” dalle bollette dei rifiuti.

Grazie agli investimenti e alle iniziative di efficientamento, il piano industriale prevede un «contenimento delle tariffe - si legge ancora nel piano industriale -. Per la tariffa media di smaltimento e trattamento si stima un incremento annuo dal 2013 al 2028 pari allo 0,9%, inferiore rispetto alla crescita dell’inflazione stimata in 1,5%: ciò corrisponde, al netto dell’inflazione, ad un tasso medio del -0,3% annuo. Per la Tares si prevede un incremento medio annuo del +1,14%: ciò significa che Isontina ambiente potrà garantire una riduzione della Tares per utente del -0,26% annuo al netto dell’effetto dell’inflazione».

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