“Kapriol” chiusa da tasse e burocrazia

DEL LAGO. Dopo 43 anni di attività ha chiuso i battenti la storica trattoria Kapriol di Doberdò del Lago. E non l'ha fatto per l'addio dei titolari, la mancanza di passione o la cessione dell'attività...

DEL LAGO. Dopo 43 anni di attività ha chiuso i battenti la storica trattoria Kapriol di Doberdò del Lago. E non l'ha fatto per l'addio dei titolari, la mancanza di passione o la cessione dell'attività. Ha chiuso per la crisi e la burocrazia che stritola gli imprenditori. Ecco allora che l'Isontino perde un altro dei suoi locali tradizionali, una di quelle “tappe fisse” per tanti buongustai o per coloro che passavano lungo la strada del Vallone. «Abbiamo aperto il 25 dicembre del 1970, e chiuso il 31 dicembre 2013 – racconta dispiaciuto l'ormai ex titolare, Sandro Peric -. Il locale è sempre stato della mia famiglia, e per oltre quarant'anni ci abbiamo lavorato con impegno e passione. Nel 2000 ho affrontato un grosso investimento per rinnovare il ristorante, guardando avanti con fiducia, e invece oggi mi ritrovo ad aver chiuso. E' stata una decisione difficile, sofferta, ma non potevo più fare altrimenti». Tutto è cambiato nel fatidico 2009, l'anno di inizio della crisi della quale ancora non si vede la fine. «I tempi sono cambiati improvvisamente – spiega Peric -. La gente non esce più come prima, perché non ha soldi, e chi lo fa sceglie i locali e le imprese di oltreconfine, dove i costi di gestione sono molto più bassi e dunque anche i prezzi finali sono più concorrenziali. Noi eravamo attrezzati anche per le cerimonie, i matrimoni, ma in Slovenia le imprese di catering possono offrire prezzi stracciati, e la gente sceglie loro. Io ho cercato addirittura di portare avanti una battaglia simile a quella dei benzinai, a proposito della concorrenza da oltreconfine, ma nessuno mi ha ascoltato, ed anzi sono stato spesso quasi irriso». Non è però solo la crisi ad aver tagliato le gambe a Peric e a molti altri ristoratori come lui. «Siamo continuamente alle prese con la burocrazia e i suoi costi – racconta -: dobbiamo costantemente adeguarci a nuove normative, fare corsi, pagare nuovi balzelli. E anche quando credi di essere in regola, trovano qualche motivo per assegnarti sanzioni da migliaia di euro. A me non è mai toccato, ma ho chiuso prima che capitasse, era solo questione di tempo». Com'è, come non è, sta di fatto che Kapriol ha chiuso i battenti. Ed allora basta primi piatti golosi, e specialità di carne assortite, quelle tanto amate da generazioni di buongustai.

Marco Bisiach

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