Kinemax in “cassa” con 21 dipendenti Il timore per i film spostati a fine estate

Transmedia srl, che gestisce Gorizia e Monfalcone, aderisce al fondo di integrazione salariale. Ma è lotta contro il tempo
Bumbaca Gorizia 08.07.2013 Kinemax esterni Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08.07.2013 Kinemax esterni Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Alex Pessotto

I ventun dipendenti di Transmedia srl, la società che gestisce i Kinemax di Gorizia e Monfalcone, hanno aderito al Fis, il fondo di integrazione salariale previsto per assicurare sostegni al reddito nei casi di sospensione dell’attività lavorativa. L’erogazione del Fis è il frutto di un accordo tra l’Anec (associazione nazionale esercenti cinema) e le parti sociali del settore dell’Esercizio cinematografico (i sindacati di categoria). Il Fis potrà venir concesso per un periodo non superiore alle nove settimane.

«La situazione fuori dall’ordinario che stiamo vivendo ci lascia spaesati e increduli. Mai avremmo pensato di dover vivere un momento del genere», afferma Giuseppe Longo, direttore di Transmedia. Lo spaesamento e l’incredulità si legano anche agli ottimi risultati che avevano contraddistinto l’attività dei Kinemax nei primi mesi dell’anno con titoli, come l’ultimo lavoro di Checco Zalone (Tolo Tolo), che si erano rivelati campioni d’incassi al botteghino. «Peraltro – continua Longo –, da ottobre 2019 tutto il cinema italiano, non solo quella della nostra provincia, era stato connotato da uno scatto in avanti. Ma da noi erano andate assai bene anche tutte le attività collaterali alle proiezioni».

Ai ventun dipendenti di Transmedia che ricevono l’assegno del Fis, vanno poi aggiunte le difficoltà dei collaboratori del premio Sergio Amidei e quelle dei dipendenti della mediateca Ugo Casiraghi, che fanno capo all’associazione Palazzo del cinema-Hiša Filma, che con i Kinemax sono in sinergia. Al di là dei problemi del momento, tuttavia, le preoccupazioni riguardano soprattutto la ripresa dell’attività che sarà completamente da rimettere in agenda: le uscite dei film, in questo periodo, sono ovviamente sospese e, di conseguenza, rinviate, ma a quando? «Di recente, è stato comunicato lo slittamento dell’ultimo lavoro della serie 007 (James Bond) da aprile a novembre, il lungometraggio Disney Mulan dovrebbe venir proiettato non prima di agosto, ma, come anche affermano i colleghi dell’Anec, non sappiamo quando potremo programmare altri film tra i più attesi del 2020. Il timore, però, è soprattutto legato alla ripartenza, che non sarà facile – dice Longo –. Del resto, il recente annuncio dell’annullamento del festival di Cannes, che avrebbe dovuto svolgersi dal 12 maggio, ha chiarito le difficoltà che stanno ora riguardando tutto il mondo del cinema. Eppure, pensiamo che un atteggiamento realista (ma venato di ottimismo! ) faccia bene al nostro lavoro e al nostro pubblico. Insomma, dovremo ragionare in sinergia con le altre importanti realtà culturali del territorio per ridare alla città uno slancio anche in vista della tanto sperata proclamazione di Gorizia-Nova Gorica a Capitale Europea della Cultura. Speriamo di poter presto tornare a vivere in prima persona i bei momenti di alta cultura che hanno sempre avuto luogo nella nostra città».

Ovviamente, poi, non si può tralasciare quella che dovrebbe essere l’edizione numero 39 del premio Sergio Amidei a cui Longo già sta lavorando da mesi assieme al presidente dell’associazione organizzatrice Francesco Donolato e agli altri loro collaboratori (tra cui Martina Pizzamiglio, Simone Venturini, Gabriella Gabrielli): ad oggi, non è certo che l’iniziativa possa avere regolare svolgimento. Invece, non ci sono dubbi che FilmForum è stato rinviato alla prima decade di novembre. Peraltro, le difficoltà di oggi non riguardano solo il mondo del cinema che, assieme a quello del teatro, è stato il primo a chiudere e sarà l’ultimo ad aprire. –

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