La “401” torna in servizio sulla linea Trieste-Opicina

Stop forzato dal 2009 per la vettura del tram. A giorni l’atteso “lifting” per riparare le microfratture. Interventi anche sulla tratta della funicolare
Di Andrea Di Matteo

Per diversi anni è rimasta vittima del Patto di stabilità, relegata nel deposito di Opicina e soltanto la polvere vi aveva libero accesso. Invece fra qualche mese ritornerà in servizio, a sferragliare nuovamente tra Trieste e Opicina. Stiamo parlando della vettura 401 del popolare tram di Opicina che risulta ferma nella rimessa di Opicina dal 18 agosto 2009. Il motivo è presto detto: dopo esser stata sottoposta a revisione generale e attrezzata con il sistema di guida elettronico tipo “chopper”, era stata fermata per sospette crepe alle due travate di appoggio della cassa.

L’anomalia non era stata rilevata durante le operazioni di restyling sulla vettura, ma viene evidenziata durante il regolare esercizio. Per precauzione si procede a un fermo macchina e, per individuare le micro fratture, si effettua una sorta di radiografia che conferma il sospetto: il tram 401 viene tolto dal servizio in attesa dell’intervento risanatore che il Patto di stabilità del governo Monti bloccherà fino ai giorni nostri.

Così si è dovuto attendere fino a ieri mattina, quando sono iniziate le fasi di “trasloco” del tram su un apposito camion con semirimorchio. Questa volta la vettura non raggiungerà gli opifici del consorzio Contact di Casagiove (Caserta) ma l’intervento sarà svolto dall’Officina navale Quaiat di Trieste che conta all’attivo diversi interventi di revamping tranviari, come la ricostruzione completa della cassa in legno della vettura storica numero 6. Una scelta dettata dai tempi che eviterà al tram un lungo viaggio attraverso la penisola italiana e allo stesso tempo consentirà anche di ridurre i costi di spostamento per i tecnici di Trieste Trasporti e del Comune per seguire da vicino tutte le delicate fasi dell’intervento. Intervento che durerà qualche mese e che alla fine permetterà di ampliare il numero dei tram in dotazione alla storica linea.

Per quanto riguarda il servizio tranviario, fermo da lunedì scorso per permettere alcuni collaudi di routine sulla tratta funicolare, Trieste Trasporti ha intrapreso ulteriori interventi migliorativi all’infrastruttura e alla linea di alimentazione. In particolare è stato ricondizionato il binario con saldatura alluminotermica in prossimità della curva del cosiddetto “ranch” (la fatiscente baracca posta in via Commerciale al numero 173/1, fra il binario e la via stessa, che il Comune di Trieste intende abbattere in quanto completamente abusiva, ndr).

Il servizio tranviario è ripreso regolarmente ieri mattina ma subito dopo il capolinea è stato spostato a piazza Casali per l’improvvisa rottura di un tubo dell’acqua in via Martiri della Libertà, proprio a fianco del binario. Per permettere agli operai specializzati d’intervenire, il percorso del tram è stato limitato fino alle 14. Per ovviare al problema, Trieste Trasporti ha istituito un servizio di bus navetta fra piazza Oberdan e l’ex piazza Scorcola.

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