La Caritas e le banche: «Microprestiti in aumento»

Sono moltissime, sempre più, le persone e le famiglie che tentano di ricorrere ad un prestito per poter pagare le bollette o gli affitti, se non per acquistare qualche bene di prima necessità. «Pur...

Sono moltissime, sempre più, le persone e le famiglie che tentano di ricorrere ad un prestito per poter pagare le bollette o gli affitti, se non per acquistare qualche bene di prima necessità. «Pur senza avere sottomano dei dati precisi sull'evoluzione negli ultimi mesi, mi sento di dire che le domande di aiuto, anche per quanto riguarda i microprestiti, sono decisamente in aumento – dice don Paolo Zuttion, direttore della Caritas di Gorizia -. Il problema è che molto spesso, per non dire sempre, chi ci chiede di mediare per lui con le banche per ottenere un prestito, non ha i requisiti per essere accontentato. Le banche, come è normale che sia, prestano del denaro a chi ha un lavoro e può essere in grado di restituirlo, o comunque ha in prospettiva l'opportunità di recuperare le somme prestate. Una condizione, questa, che sempre più persone non possono rispettare. E ormai si tratta quasi sempre di italiani. Questa per noi è la vera difficoltà: allora proviamo a intervenire con altri mezzi, come la concessione di somme a fondo perduto». La Caritas, però, non distribuisce somme a fondo perduto direttamente, ma piuttosto procede in prima persona a pagare bollette o affitti, coprendo quindi i debiti delle persone meno fortunate. Accanto a questo, da ricordare anche il “Prestito della Speranza” della Cei, e tante altre iniziative locali, come il Fondo di Solidarietà di Borgo San Rocco. E le banche? «In un quadro generale che vede flettere rispetto allo scorso anno i crediti complessivamente erogati a privati e famiglie, in particolare a causa di una sensibile contrazione della domanda di mutui, i piccoli prestiti personali erogati dalla nostra banca sono invece in leggera crescita nella provincia di Gorizia – dice Renzo Simonato, direttore generale della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia -, segnando un +2,6% rispetto al 2012. Come banca del territorio siamo particolarmente attenti ad affiancare le famiglie nelle loro quotidiane esigenze, cercando di non far mancare il credito in un'ottica di piena sostenibilità per il bilancio famigliare». «La questione è piuttosto complessa – spiega invece il direttore della sede goriziana della Banca di Cividale Roberto Juren -. Molto spesso infatti nei cittadini manca ancora la fiducia necessaria per muoversi. Chi è preoccupato per il lavoro e non ha mezzi di sostentamento, finisce per non rivolgersi nemmeno alle banche, sapendo di non potersi permettere una lavatrice nuova o altri beni anche piuttosto comuni. È per questo che, anche se potenzialmente una ripresa delle domande di prestito potrebbe esserci, non abbiamo ancora registrato cambiamenti significativi, e la situazione è piuttosto bloccata».

Marco Bisiach

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