La cattedra-reliquario in gesso di San Marco nella versione gradese

GRADO. È indubbiamente il grande calco in gesso della cattedra-reliquiario di San Marco (l’originale che era stato donato a Grado si trova invece nella basilica di Venezia) donato dall’imperatore bizantino Eraclio al patriarca di Grado, il reperto di maggiori dimensioni che dalla basilica di Sant’Eufemia verrà trasferito al “Museo del Tesoro”.

Ma sarà soprattutto il tesoro del duomo che attirerà i visitatori, considerato che attualmente lo si può ammirare solamente molto di rado.

Parliamo di una stauroteca in argento e oro contenente quello che è considerato uno dei più grandi resti della croce di Gesù, della coperta di un evangelario in lamina d’oro e di due capselle in argento.

Ed ancora un reliquiario oro e smalti, lamitette d’oro con i nomi delle reliquie, una cassetta reliquiario inargento dorato, due “gemellions” in rame dorato e reliquiari in forma di braccio di San Pietro.

Ad essere esposti nel futuro museo ci saranno inoltre un antipendio e un paliotto in legno e cinque statue, quella della Madonna addolorata vestita, la Madonna in trono con Bambino del XVII secolo, un’altra Madonna con Bambino e un’altra ancora sempre col Bambino ma vestita; infine la statua lignea di San Rocco.

Per quanto riguarda i reperti esposti nel lapidario o in Santa Maria delle Grazie, al museo troveranno spazio il presunto ciborio di Fortunato, il pluteo di Probino, il capitello di Elia in marmo, il timpano di pergula del sepolcro del patriarca Vitale II (897-900) ed ancora l’architrave di ciborio di Santi Cosma e Damiano e il ciborio da Santa Maria delle Grazie.—

An. Bo.

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