La città del futuro pensata e disegnata dagli studenti di Architettura

Sette ambiti cittadini “ridisegnati” dagli studenti di Architettura che, quest’anno, ha visto aumentare il numero di iscrizioni. Il protocollo di collaborazione sottoscritto fra l’Università di Trieste e il Comune ha consentito l’avvio di importanti progetti fra cui quello lanciato dagli assessorati all’Università e ai Lavori pubblici dal titolo “Laboratorio Gorizia: Riqualificare, rigenerare, riattivare”. Gli studenti hanno puntato la lente d’ingrandimento sull’ex stazione dei tram ma anche sulla Casa Rossa, via San Gabriele, via Trieste e via Terza Armata, sul quartiere fieristico, sull’ex ospedale civile e su via Vittorio Veneto, elaborando studi presentati al sindaco, agli assessori all’Università Chiara Gatta e all’Urbanistica Arianna Bellan e al gruppo di dirigenti e tecnici del Comune, durante la conferenza “Gorizia Reloaded”. Il mosaico urbano che emerge prevede l’inserimento di nuovi possibili «motori economici» in grado di innescare positive dinamiche sociali in un’ottica territoriale vasta (che guarda all’area isontina e giuliana, ma anche alla Slovenia), nuovi servizi pubblici (parcheggi, parchi, piazze, ma anche servizi alla persona), attività commerciali e ricettive, implementazione di dotazioni infrastrutturali e di completamento di reti della mobilità, e la valorizzazione delle attrezzature per tempo libero, sport e turismo. Fra gli studi presentati è di particolare attualità quello riguardante la riqualificazione di piazzale Saba, ovvero dell’ex deposito dei tram dove il Comune intende realizzare il parcheggio dei pendolari ma anche servizi collegati all’area intermodale. Una base (concordata con la Soprintendenza) da cui partire c’è già, ed è collegata alla messa in sicurezza dell’ex rimessa, realizzata negli anni passati.
Ora, la proposta si confronterà con lo studio degli universitari che prevede un park multipiano da 180 posti, un’area ristoro e bar, un’aula studio e uno spazio espositivo. Un progetto - quello firmato dagli studenti del quinto anno di Architettura Mascia Collenz, Serena Di Ferro e Luca Lauricella - che non è destinato a finire nel classico libro dei sogni, visto che l’amministrazione comunale ha già annunciato di voler tenere in considerazione il masterplan predisposto dai ragazzi. L’ipotesi più ambiziosa, alla quale il Comune guarda con grande interesse, è quella di una riconversione degli ex spazi doganali che si trovano alla sinistra rispetto alla facciata dello scalo ferroviario meridionale, con la loro trasformazione in autostazione, caratterizzata da una suggestiva pensilina in acciaio dalle forme leggere. Tutto ciò, ovviamente, in un’azione condivisa con Apt e Ferrovie dello Stato e concordata con la Soprintendenza.
«Al centro dello studio dei ragazzi - spiega l’assessore Chiara Gatta - la riqualificazione della fatiscente struttura che per alcuni anni, all’inizio del ’900, ha funzionato come deposito dei tram. L’idea è quella di recuperare la struttura e renderla completamente fruibile dalla popolazione». Il progetto prevede, inoltre, un percorso ciclabile che, partendo da quest’area e ricollegandosi alla ciclopista di corso Italia, permetta di raggiungere la stazione sulle due ruote. Per l’area dello scalo ferroviario, sono previsti parcheggi “Kiss and go” (pochi minuti, solo per permettere agli accompagnatori dei viaggiatori di scaricare il bagaglio), bike sharing e, soprattutto, la riconversione degli spazi doganali. L’idea è poi quella di creare un anello a senso unico per la circolazione di auto e corriere che entrerebbero da via di Manzano (dove verrebbe realizzata una nuova rotatoria) per uscire su corso Italia. «Fin dall’inizio di quest’esperienza abbiamo specificato come l’idea fosse proprio quella di avviare una riflessione tra uffici comunali e studenti di Architettura, che portassero a progetti non destinati solo alla carta - rivendica con orgoglio Gatta -. E direi che l’obiettivo si sta concretizzando». La concretezza dell’iniziativa è dimostrata «anche dalla collaborazione fattiva degli uffici comunali che si occupano di Urbanistica e Lavori pubblici - fa eco l’assessore Arianna Bellan -, tanto che i funzionari e i dirigenti dei due settori forniscono ai ragazzi informazioni legate a vincoli architettonici e paesaggistici e altri elementi tecnici utili alla predisposizione dei piani».
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