La Comunità di Sant’Egidio raccoglie il cibo per i poveri con l’asta di beneficenza

I partecipanti si sono sfidati rilanciando grazie ai buoni ricevuti in cambio delle donazioni di prodotti alimentari e per l’igiene 
Foto BRUNI Trieste 08.12..2019 Comunità S.Egidio-Asta benefica
Foto BRUNI Trieste 08.12..2019 Comunità S.Egidio-Asta benefica

L’iniziativa



Un’asta di beneficenza particolare quella organizzata ieri nei locali della Comunità di Sant’Egidio in via di Romagna. Per venire in possesso delle parure fatte a mano, di alcuni acquerelli, di romantici cuori intrecciati in legno e di colorati ciondoli in vetro ai partecipanti è bastato infatti portare pacchi di zucchero, confezioni di legumi, scatolame vario e prodotti per l’igiene e la pulizia. In cambio i donatori hanno ricevuto dei buoni con cui partecipare al simpatico agone.

«Cinquecento buoni si sono volatilizzati immediatamente», ha sottolineato la signora addetta alla consegna, a conferma di una riuscitissima iniziativa. Il tutto è nato da un’idea di Anna Maria Rondini, insegnante di religione presso il liceo Carducci: «La Comunità di Sant’Egidio ha tanti hotspot nel territorio, uno dei quali è rappresentato dal centro di solidarietà, che al piano terra di questo stabile consegna delle borse spesa – contenenti prodotti alimentari di primaria necessità non deperibili e prodotti per l’igiene della persona e della casa – a persone che si mettono in fila e attendono pazientemente il loro turno».

In tantissimi hanno deciso di aderire, tenuto conto che vi erano ben due sale in cui contemporaneamente venivano battuti all’asta gli oggetti offerti dai loro autori, che hanno dimostrato una spiccata vena artistica, tra i quali Arsène Cedar Etien, ragazzo della Costa d’Avorio, autore di alcuni disegni apparsi sulla pubblicazione “Non essere triste viaggiatore” e delle opere in acrilico presenti ieri nelle sale della comunità. Il risultato è stata un’asta piacevole per i presenti, ma soprattutto la possibilità di rimpinguare il vicino magazzino con tanti prodotti alimentari.

Parliamo di un fenomeno, quello della mancanza di cibo sufficiente al fabbisogno delle famiglie, che anche a Trieste purtroppo presenta numeri significativi: «Ogni sabato pomeriggio dalla 16 e 30 alle 18 e 30 – hanno spiegato gli organizzatori – vengono distribuite queste borse spesa. La quantità è compresa fra le centocinquanta e le duecento borse a settimana: il che sta a significare oltre duemila borse all’anno offerte a persone sole e bisognose, spesso anziani, ma anche a nuclei familiari i cui componenti arrivano tutti insieme presso il nostro centro di solidarietà, molti dei quali, circa la metà sono triestini e l’altra metà stranieri». —



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