La danza ha conquistato la città Nelle scuole voglia di ripartire

Sulla Rocca e nelle vie del centro tante esibizioni seguite da un folto pubblico Quattro allievi si sono guadagnati l’accesso alla master class del ballerino Prolli



Monfalcone trasformata in un palcoscenico della danza. La città tappezzata di striscioni e volantini del festival, le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa - allestendo le vetrine a tema o creando cibi e bevande legati al mondo del ballo - hanno contribuito a creare la scenografia della sesta edizione della kermesse artistica. Dall’alba al tramonto 30 scuole di danza si sono esibite in diversi punti della città e hanno preso parte ai masterclass di modern fusion con Fabrizio Prolli e a quello di hip hop con Kevin Zuzek. La Rocca, via Sant’Ambrogio, piazza Cavour, piazzetta Unità d’Italia e piazza della Repubblica sono stati i luoghi in cui le scuole partecipanti hanno eseguito numerose coreografie nei diversi stili di danza: dal classico al moderno, dal contemporaneo al flamenco, dall’hip hop alla breakdance, dalla danza afrocontemporanea al tango, dai balli di gruppo ai quelli latini.

«Con il festival abbiamo dato un segno di ripartenza e di presenza – ha spiegato Eleonora Violin, direttrice della scuola Ele Dance di Trieste nonché organizzatrice della manifestazione assieme al Comune di Monfalcone –. Ieri gli insegnanti e gli allievi delle scuole hanno mostrato nei diversi angoli della città la loro passione e amore per la danza». Il festival della Danza ha attirato centinaia di spettatori ed è stato una grande occasione per i ballerini per esibirsi nuovamente dopo il lockdown. Il coronavirus ha però stravolto il mondo della danza: il ballo presuppone il contatto e molte coreografie sono state ripensate dagli insegnanti per far rispettare le normative. In più di qualche esibizione inoltre le mascherine sono diventate parte integrante del costume di scena. «La nostra categoria è quella che ha pagato di più con il coronavirus – ha detto Fabrizio Prolli, ospite speciale del festival –. Sono stati fatti numerosi eventi in Italia a favore dei lavoratori dello spettacolo ma i ballerini sono stati dimenticati in questa categoria. In Italia la danza è una disciplina artistica svolta con molta passione, tecnica ed emozione ma non abbiamo un ente che ci tuteli». La ripartenza per il mondo della danza è dunque ancora in fase di definizione, ma il riavvio dei corsi di ballo nelle diverse scuole e il festival della Danza di Monfalcone segnano la volontà di non fermarsi e di continuare a ballare. «Sono già venuto più volte a Monfalcone per lavorare con Elisa, ma è stato un piacere questa volta ritornare per dare qualcosa di mio – ha confessato Prolli –. I ragazzi sono tanti, super attivi, bravi e belli e trasmettono molta energia positiva». Fabrizio ha inoltre consegnato quattro borse di studio per una settimana ai ragazzi che si sono distinti nel suo masterclass. Il monfalconese Gabriel Vassilli Biondini, Lara Cozzolino della Ele Dance di Trieste, Edoardo Comello e Matilde Molendi della Axis Danza di Udine avranno dunque la possibilità di fare lezione per una settimana dal lunedì al venerdì alla Art Village di Luciano Cannito a Roma, dove Prolli insegna.

La sesta edizione del festival della Danza si è conclusa con un saluto finale da parte delle scuole di danza partecipanti. Non sono mancate inoltre le interviste agli insegnanti dei masterclass Roberto Cerini, Hector Buddla, Maša Kagao Knez, Eliana Emilse Berzins, Kevin Zuzek e a Fabrizio Prolli. Quest’ultimo si è poi esibito sul singolo “Fiori di Chernobyl” di Mr Rain, lanciando un messaggio di ripartenza e di nuovo inizio per la danza e per le persone che sono state stravolte dal Covid. —

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